[thumb:14528:l]Vado Ligure. Domenica, in occasione della prima partita della stagione 2009/2010 del campionato di serie B dilettanti di basket, l’incasso della partita Tirreno Power-Stella Azzurra Roma sarà interamente devoluto al “Progetto Renzino Astengo”. L’iniziativa, che si chiamerà “Una partita con Renzino” è promossa dall’associazione Cresc.I in collaborazione con Tirreno Power Riviera Vado Basket, Amatori Pallacanestro Savona, e i Comuni di Vado Ligure, Quiliano e Savona ed ha lo scopo di aiutare il “Progetto Renzino Astengo” a raggiungere gli obiettivi di diffondere la cultura del primo soccorso, insegnare nelle scuole e ai cittadini le tecniche di rianimazione salvavita e collocare defibrillatori nelle strutture e nei luoghi di ritrovo dei giovani.
Per poter raggiungere questi traguardi il “Progetto Renzino Astengo” sta puntando sulla formazione, sulla strumentazione e sull’informazione. La Pediatria, la Cardiologia e il Servizio 118 di Savona provvederanno a tenere dei corsi di formazione sulle manovre di rianimazione e sull’uso del defibrillatore al personale delle educativo delle scuole. Saranno poi acquistati e distribuiti kit con manichini per l’addestramento al primo soccorso e defibrillatori da collocare a Savona negli istituti scolastici e nei luoghi di aggregazione giovanile affinché tragedie come quella che ha colpito la famiglia di Renzino Astengo non si verifichino più.
In occasione della prima partita di campionato, il cui fischio d’inizio sarà alle 18 nel palazzetto dello sport di Quiliano, la società Riviera Basket, oltre a sostenere il “Progetto Renzino Astengo”, ha anche deciso di lanciare un messaggio riguardo al comportamento da tenersi al palazzetto per tutta la stagione. Questo il testo che verrà affisso all’interno della struttura e sul giornalino ufficiale del Riviera Vado Basket.
“L’immagine di una società viene rappresentata e raccontata dal proprio pubblico e dalla propria dirigenza. In questi ultimi anni non ci siamo fatti una bella nomea, anzi, con i nostri comportamenti ci siamo resi antipatici a molti. Noi dirigenti del Riviera, per questo motivo, ci siamo impegnati in primis a cambiare radicalmente il nostro atteggiamento nei confronti di arbitri, commissari e avversari. Noi speriamo di non essere i soli, ma che tutto il pubblico presente al palazzetto possa seguire questa iniziativa. Questo non significa dover stare in religioso silenzio o comportarsi come se si fosse a teatro, ma semplicemente andare al palazzetto a sostenere la nostra squadra con l’incitamento della voce e delle mani. Non perdiamo fiato ad insultare e minacciare arbitri e atleti che in questo campionato sono ‘nemici’, ma che un domani potrebbero essere i nostri nuovi beniamini. La politica dell’insulto e delle minacce non paga, pensiamo alla squadra, amiamo il basket, tifiamo Riviera!”.