[thumb:9093:l]Savona. Il segretario provinciale di Rifondazione Comunista, Marco Ravera, critica le modalità e le scelte delle nomine del nuovo cda delle Opere Sociali. “Il nuovo Consiglio di Amministrazione delle Opere Sociali ha finalmente preso forma. Una brutta forma, nata da un metodo e un percorso che ha visto una mera suddivisione di ‘poltrone’ tra partiti politici. Una spartizione che contrasta la nostra visione di tali enti. Un metodo che pensavo non appartenesse al Sindaco Federico Berruti. Il punto, infatti, non riguarda solo le due società, ma anche l’immagine che si da all’esterno e che rischia di allontanare sempre più i cittadini dalle istituzioni e dai partiti” ha dichiarato Ravera.
“Nel nuovo cda sparisce ogni barlume di laicità con esponenti provenienti dalla parte moderata della coalizione o direttamente indicati dalla Curia con quello che io e la stragrande maggioranza dei cittadini ha visto come una ingerenza del Vescovo nella questione o addirittura dall’Udc. E proprio questo è un altro aspetto del nostro disappunto. Siamo sempre pronti a fare un passo indietro (lo abbiamo fato anche con Marson e si è visto come è andata a finire), ma da quando l’Udc fa parte della maggioranza? Burlando, a torto o a ragione, apre a quella forza politica su una base programmatica” ha proseguito l’esponente di Rifondazione.
Ravera interviene poi sulla candidatura del vice segretario dell’Italia dei Valori: “Il provvedimento n° 27 del 09/09/2009 (protocollo n° 45852) al punto 4 indica chiaramente che i candidati non devono ‘ricoprire la carica di responsabile politico provinciale di partiti o di altre formazioni o movimenti politici’. Forse tale formulazione può essere interpretata, ma a nostro modo di vedere quella candidatura non doveva essere ammessa. Parliamo tanto di legalità, di trasparenza e poi… e poi magari, stando alle notizie dei quotidiani, il vice segretario di è dimesso pochi giorni prima della scadenza del bando. Dal partito che con noi a Savona ha portato avanti la battaglia contro il lodo Alfano mi sarei aspettato una maggiore trasparenza. Per quanto ci riguarda noi avevamo messo a disposizione del sindaco e quindi della città le competenze di Nadia Ravera (che non ricopre incarichi di partito), ma il sindaco ha preferito seguire vecchie logiche. Ne prendiamo atto sapendo che questo tassello per noi negativo si va ad aggiungere ad altri” ha concluso il segretario provinciale di Rifondazione Comunista.