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Piano casa, Burlando: “Unisce rigore ed equità”

Burlando

[thumb:9708:l]Regione. Il Consiglio regionale ha approvato in questi giorni la legge sul Piano casa. E’ il presidente della Regione Liguria, Claudio Burlando, a delineare un bilancio della norma. “Ritengo che sia un provvedimento equilibrato e giusto, che favorirà le famiglie – spiega Claudio Burlando – soprattutto quelle che hanno abitazioni più piccole e che vogliono migliorare le proprie condizioni abitative, e darà un impulso all’economia. Ma senza mettere in pericolo i valori per noi fondamentali dell’ambiente e del paesaggio della nostra regione”.

“Vorrei anche precisare – prosegue – da un punto di vista politico come sono andate le cose, anche correggendo la versione che è stata diffusa da alcuni organi di informazione: non c’è stato alcun ‘arretramento’ rispetto a un ‘primo disegno’ che sarebbe stato più permissivo: alla fine il Consiglio regionale ha approvato la legge, del cui equilibrio e della cui giustezza eravamo convinti sin dall’inizio, così come era stata definita dalla Giunta”.

“Essa infatti premia, come ho detto – spiega il presidente della Regione – i ‘piccoli’ proprietari, consentendo in ogni caso un vano, e unisce quindi rigore e equità. Sono previste tre fasce, con possibilità di ampliamenti per il 30, il 20 e il 10 per cento man mano che aumenta la dimensione degli immobili. Ma la media globale si attesta su un 17% che è inferiore al 20% previsto dall’accordo tra Governo e Regioni. È a quella intesa che noi abbiamo fatto riferimento”.

“La novità rispetto al testo della Giunta, del resto prevista anche in una regione come la Lombardia, riguarda l’aver riconosciuto ai Comuni, com’è giusto da un punto di vista istituzionale, la facoltà di escludere che in parte dei loro territori questa legge possa trovare applicazione (in aggiunta ai criteri di esclusione già presenti nel testo della legge regionale). È vero che, nella discussione in Commissione, anche dalla maggioranza erano venute proposte per articolare diversamente alcune norme. Ma si è convenuto che la scelta migliore fosse mantenere l’impianto elaborato dalla Giunta (che peraltro non aveva sollevato significative obbiezioni durante i tre mesi dell’iter)”.

“Il PdL e la Lega Nord – sottolinea Burlando – evidentemente, volevano altro. Così come le associazioni dei costruttori. Ricordo che per chi vuole ampliare una attività economica esiste già uno ‘sportello unico delle imprese’ con le sue procedure. Il piano riguardava la casa, e la maggioranza delle regioni si è attenuta a questo obiettivo”.

“L’esito del confronto in Consiglio regionale dimostra quanto sbagliati siano stati alcuni giudizi negativi circolati nei giorni scorsi, che hanno espresso disapprovazione sulla legge prima ancora che essa venisse approvata dal Consiglio regionale. Consiglio che ha sostanzialmente confermato l’impostazione originale della Giunta. Forse chi ha diffuso pubblicamente questi giudizi negativi preventivi dovrebbe oggi riconoscere che le cose stavano e stanno diversamente”

“Mi sembra significativa poi, tra le altre, la dichiarazione formulata in Consiglio da Giacomo Conti, a nome di Rifondazione Comunista. Questo partito, insieme ai Verdi e altre formazioni di sinistra, aveva fortemente contestato tutta l’operazione nazionale del Piano casa. Ma Conti ha affermato che la legge ligure, tenendo conto delle premesse nazionali, è risultata ‘la migliore d’Italia’, ribaltando completamente giudizi affrettati e – conclude Burlando – forse non formulati in buona fede”.