Economia

Metalmeccanici in agitazione: scioperi alla Piaggio e alla Bitron

[thumb:14697:l]Ponente. I lavoratori delle aziende metalmeccaniche della provincia di Savona scioperano ancora per protestare contro il rinnovo del contratto collettivo nazionale avvenuto, secondo la Fiom-Cgil, al di fuori delle procedure e dei tempi previsti e senza il consenso di tutte le parti stipulanti. Il rinnovo del Ccnl dei metalmeccanici è stato infatti firmato solo da Fim, Uilm e Federmeccanica. Hanno incrociato le braccia i lavoratori della Piaggio e della Bitron e, a breve, dovrebbero fare lo stesso anche quelli della Bombardier. La protesta degli operai della Bitron è iniziata alle 12 di oggi: la fabbrica è ferma e deserta.

“Protestiamo contro un contratto che non rispecchia nessuno e che, soprattutto, non rappresenta i lavoratori – spiega Giorgio Bonarino del RSU Bitron -. La cosa grave è che questo contratto è stato firmato da Fim e Uilm senza sentire il parere della Fiom che è la sigla che rappresenta la maggioranza dei metalmeccanici. Questo è antidemocratico, i lavoratori devono avere la possibilità di votare e approvare il loro contratto. Fino a che questo messaggio non sarà recepito la protesta continuerà”.

Il segretario provinciale della Fiom di Savona Andrea Pasa ha aggiunto: “Chi firma il rinnovo del Contratto Nazionale di Lavoro senza preoccuparsi di fare esprimere i lavoratori, si pone contro gli interessi dei lavoratori per fare gli interessi del padrone. Fim e Uilm abbiano almeno il coraggio di presentare e sottoporre l’accordo che loro hanno firmato al referendum di tutti i lavoratori interessati, con l’impegno di tutti (compresa la Fiom) di attenersi al giudizio dei lavoratori”. Oltre ai dipendenti Piaggio, che questa mattina hanno protestato bloccando la via Aurelia, e a quelli Bitron, aggiungeranno alla protesta, al termine di un incontro ancora in corso per discutere della posizione del lavoratori interinali, quelli della Bombardier di Vado Ligure. [image:14698:r]

La Segreteria Provinciale della Fiom di Savona esprime un giudizio complessivo profondamente negativo sull’intesa separata sottoscritta da Federmeccanica, Fim e Uilm. Nonostante gli sforzi, le proposte e gli ultimi appelli della Fiom, spiegano dalla segreteria provinciale, affinché non si giungesse a questo punto, l’accordo colpisce il salario, i diritti, la democrazia. “Nell’intesa viene recepito integralmente l’accordo separato del 15 aprile sul sistema contrattuale – proseguono dalla Fiom -. Si apre così la via alle deroghe al Contratto nazionale e, più in generale, alla limitazione dei diritti. Già ora il testo sottoscritto da Fim e Uilm colpisce l’autonomia della contrattazione a livello aziendale, predisponendo vincoli e procedure di controllo, conciliazione e arbitrato che finora erano sempre stati respinti.

“Chiediamo pertanto alle Segreterie Provinciali di Fim e Uilm, in modo formale, di effettuare tra tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori metalmeccanici un referendum ove si possano confrontare, in modalità rigorose e trasparenti, le ragioni del sì e quelle del no all’accordo separato; un referendum il cui risultato sia vincolante per tutti. Se Fim e Uilm rifiuteranno questa proposta, si assumeranno la gravissima responsabilità di espropriare le lavoratrici e i lavoratori metalmeccanici del loro Contratto nazionale” concludono dalla Fiom di Savona che aggiunge: “non lasceremo nulla di intentato per contrastare gli effetti di questa intesa e per riconquistare, con i lavoratori, un contratto nazionale degno di questo nome”.

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