[thumb:10646:l]Savona. Si terrà domani, sabato 31 ottobre alle ore 17,30, a Savona, presso Villa Cambiaso in via Torino, la presentazione ufficiale del libro “Gambe che volevano correre – Lorenzo Spotorno tra la scienza e l’umano”. Sarà condotta dal giudice Franco Becchino.
Il volume trascende l’omaggio e il ricordo per riportare l’uomo denominato “mago delle ossa”, appellativo da lui poco amato, nella giusta misura della sua umanità e genialità. “Il testo – dice la sorella Stefania – è strutturato con testimonianze, interviste a personaggi celebri da lui operati: attori come Bud Spencer, sportivi quali il tennista Nicola Pietrangeli, scalatori del K2 del calibro di Compagnoni e Zanga, aristocratici come la principessa Elettra Marconi Giovannelli o il marchese Fausto Solaro del Borgo presidente dell’Associazione dei Cavalieri Italiani del Sovrano Ordine di Malta. Ma il testo è anche intessuto dell’amore e dell’affetto dei suoi compagni di scuola, dei suoi amici, dei suoi allievi, dei ginnasti della Fratellanza Ginnastica Savonese da lui frequentata in gioventù, nella specialità della lotta greco-romana”.
Una vita dedicata al lavoro, ad alleviare le sofferenze dei pazienti e all’invenzione scientifica tanto che il libro verrà presentato a Roma nell’esclusiva “Accademia di Storia dell’Arte Sanitaria”, presso l’ospedale Santo Spirito, retta dal dottor Visentini, responsabile del posto di primo soccorso della Città del Vaticano. E poi ancora all’Università di Pisa, di Bologna, alla Sorbonne di Parigi, valicando i confini europei. “Questo mi inorgoglisce – prosegue Stefania Spotorno – e contemporaneamente mi amareggia poiché viene riconfermato l’antico detto ‘Nemo propheta in patria’”.
L’invenzione e messa a punto della “Gold Standard”, prima protesi all’anca non cementata, ha varcato i confini nazionali lasciando nel campo scientifico un ricordo imperituro. “Tuttavia il libro – continua Stefania – costatomi ‘nove mesi di gestazione’, è venuto alla luce con travaglio ma oggi sono serena e convinta dell’approvazione di mio fratello. Ringrazio tutti gli amici che hanno voluto spontaneamente collaborare, il Circolo Agapé ed i suoi iscritti, le istituzioni: la Regione Liguria, la Provincia di Savona, l’Asl2, il Comune di Pontinvrea, l’ordine dei Medici. Sulle altre istituzioni civili savonesi stendiamo un velo pietoso: non è tempo di polemiche ma di gioia. Un ringraziamento particolare all’amico Glauco Spirito dell’omonima tipografia e l’impaginatrice Marika Canova, curatori affettuosi della pubblicazione”.
“Le gambe che volevano correre corrono ancora per i suoi pazienti, infermieri, allievi, per me e per tutti coloro che hanno saputo scoprire la dolcezza, l’affetto, la semplicità adombrati dalla timidezza, nella consapevolezza di aver sollevato dal dolore molti pazienti da lui eletti a vera famiglia”.