[thumb:9420:l]Cairo Montenotte. La Protezione Animali savonese condivide ed apprezza le preoccupazioni del sindaco di Cairo Montenotte per la sorte della cosiddetta area protetta dell’Adelasia.
L’Enpa è però terrorizzata dalla mancanza di qualsiasi riferimento, nelle sue dichiarazioni, alla preziosa fauna selvatica che vive nei boschi della zona. L’acquisto effettuato da Regione, Provincia e Comuni non lascia molte speranze per la vasta e preziosa biodiversità che è riuscita a sopravvivere alla caccia fino ad oggi esercitatavi.
“Sembra però che al peggio non vi sia mai fine – affermano i volontari della Protezione Animali -. In Val Bormida si mormora di un gruppo di privati che intendono affittare almeno i territori migliori dal punto di vista faunistico per crearvi un’azienda agrituristica venatoria, ovvero una riserva di caccia a pagamento, dove si potrà cacciare quasi tutto l’anno e la vita di ogni animale, cinghiali, caprioli, volpi, fagiani, pernici, lepri, sarà messa in vendita per il divertimento degli ‘sportivi cacciatori’. Ritornerà insomma il ‘progetto Appennino’, tanto caro ad un noto petroliere genovese, già presente in provincia con le riserve di caccia di Piana Crixia e Mioglia”.
L’Enpa chiede invece che l’area sia destinata, almeno in un parte, a parco regionale, anche se la simpatia del presidente regionale e del sindaco cairese per la lobby venatoria non concede grandi speranze.
