[thumb:581:l]Albisola Superiore. La demolizione dell’Asilo Infantile Balbi pare ormai imminente. Nel consiglio comunale di lunedì 26 ottobre, la mozione presentata dal consigliere Gambaretto per aprire un tavolo di discussione con cittadini e committenza sull’opportunità di questa operazione immobiliare, è stata bocciata. Un esito prevedibile perché il progetto era già stato approvato, ma che i cittadini hanno accolto con amarezza visto che, dal 2 ottobre, erano oltre 500 le firme consegnate al sindaco Orsi per salvare un palazzo caro alla memoria di generazioni di albisolesi.
“L’operazione immobiliare che interessa l’Asilo Balbi, lascerà un’impronta pesante sul territorio – spiega Loredana Baldo, una delle promotrici della petizione -. Quasi 80 i veicoli in totale ospitati dentro e fuori la struttura, e 5 i piani fuori terra: 14 appartamenti di piccola metratura, in cambio di una ludoteca al piano terreno. Un regalo di oltre 60% di cubatura in deroga al piano regolatore. Una proporzione ritenuta non adeguata da molti cittadini. Oltre al fatto che il progetto approvato dalla passata amministrazione Parodi, non è stato condiviso con gli abitanti del luogo. Gli unici a pagarne le conseguenze in termini di viabilità e vivibilità”.
Il consigliere Gambaretto, nell’argomentare la mozione promossa dai firmatari, ha chiesto che l’intero lascito Balbi venisse destinato all’infanzia, secondo la volontà del marchese Tomaso Balbi. E che l’azienda esecutrice dei lavori non venisse penalizzata per il lavoro svolto, ma le venissero offerte in futuro operazioni con un budget di pari importo. “Una richiesta che, se accettata, avrebbe forse dato la possibilità di trovare una soluzione condivisa con gli abitanti – prosegue Loredana Baldo -, la committenza e le istituzioni. Cosa che non è avvenuta affatto durante l’iter del progetto. Non è un caso che siano stati numerosi i soggetti disponibili ad essere coinvolti nella raccolta delle firme: 5 esercizi commerciali di Albisola Superiore e singoli cittadini che si sono attivati in proprio, al punto da raccogliere 540 firme in dieci giorni”. L’esito delle votazioni ha contato un’unica astenuta: il consigliere Carlotta Pozzato.”