[thumb:13811:l]Alassio. La stagione balneare è ormai conclusa e per la capitaneria di porto è tempo di bilanci. Il comandante della guardia costiera di Alassio, Luca Sammuri, ha mostrato i risultati dell’estate di lavoro degli uomini del suo comando. Una delle attività svolte è stata quella di vigilanza e monitoraggio nei porti di giurisdizione con particolare riguardo all’efficienza e l’utilizzo degli scivoli pubblici di alaggio e varo, nel rispetto della percentuale di ormeggi riservati alle unità da diporto in transito. Inoltre sono state effettuate, all’inizio della stagione, esercitazioni antincendio nei porti.
Il comando di Alassio ha anche disciplinato la gestione dei rifiuti portuali a Loano, Alassio e Andora e presso tutti i porti del circondario sono state istituite ronde per verificare che le attività diportistiche si svolgessero in sicurezza. Inoltre è stata realizzata una campagna di sensibilizzazione dei segnali di soccorso in mare scaduti e la capitaneria ha provveduto alla raccolta e al succesivo smaltimento.
Per gestire meglio il soccorso in mare il comando alassino ha provveduto in forma collaborativa a riunire ad un tavolo tecnico tutti i rappresentanti dei diving del circondario per conoscere la disponibilità a partecipare ad attività di traino/rimorchio per le unità in difficoltà e per il successivo recupero e trasferimento in porto. La guardia costiera di Alassio, grazie alla collaborazione con la polizia municipale, ha anche sperimentato l’uso del telelaser per far rispettare i limitì di velocità in mare.
Il comando alassino infine è intervenuto anche in materia di ordinanza di sicurezza e di demanio marittimo con qualche piccola modifica introdotta al fine di migliorare e meglio disciplinare i comportamenti da parte dei concessionari. Gli uomini della capitaneria hanno vigilato anche sulla questione del ripascimento dell’arenile e si sono occupati della lotta all’abusivismo commerciale attraverso mirati controlli degli ambulanti abusivi extracomunitari che agivano nei territori di loro competenza.