Economia

Vado Ligure, OCV: “Spiragli di ripresa, forno riacceso a novembre”

Pino Congiu

[thumb:9671:l]Vado Ligure. Buone prospettive per il rilancio occupazionale della OCV di Vado Ligure. Il forno dovrebbe essere riattivato a novembre. “Ci sono segnali di ripresa che accogliamo positivamente: la crisi non è ancora superata, ma la proprietà ha annunciato interventi trimestrali tesi a realizzare il riavvio graduale della fabbrica” afferma Pino Congiu, segretario provinciale dei chimici Uil.

“Sarà un reinserimento graduale sul mercato – aggiunge Congiu, stamane all’Unione Industriali di Savona per l’incontro da tempo previsto – Stiamo discutendo dei profili occupazionali. Non è ancora stata definita, però, quale sarà la capacità di produzione. L’impianto è rimasto sì fermo per un anno, ma è comunque dotato di una buona tecnologia. Quindi si intravedono spiragli di sviluppo. Le rassicurazioni sul rilancio in ogni caso sono buone notizie”.

Un nuovo incontro tra azienda e organizzazioni sindacali si svolgerà venerdì 2 ottobre. E si prevede risolutivo. Si determineranno con precisione i tempi per il riavvio della produzione, che comunque avverrà a novembre o al massimo ad inizio dicembre.

L’azienda, ex Vetrotex Saint Gobain, specializzata nella fusione e nella produzione del “filo” di vetro, è della multinazionale americana Owens Corning. Oltre alle difficoltà dovute alla congiuntura economica generale, l’OCV ha cominciato a navigare a vista anche a causa delle salatissime bollette energetiche. Del resto, un’attività “energivora” come la produzione di filato di vetro, non potrebbe sussistere altrimenti (del resto c’è in ballo un accordo con Tirreno Power). Così, di fronte ai costi, ma anche ai maggiori investimenti richiesti dai macchinari, l’azienda ha proceduto a mettere in cassa integrazione 140 lavoratori su un totale di 165.