[thumb:14260:l]Savona. Ieri sera si è aggiunto un nuovo capitolo all’odissea degli studenti dei corsi serali savonesi. Presso i locali dell’Itis di Savona c’è stato un incontro tra i dirigenti scolastici e gli allievi delle classi serali di Itis, Geometri, Ragioneria e Aziendale. Gli studenti presenti, circa 120 dei 170 che sono iscritti al serale, hanno ascoltato da presidi e docenti il punto della situazione. Situazione che, allo stato attuale, prevede il regolare inizio delle lezioni solamente delle classi già assegnate (le terze Mazzini e Boselli, la quarta Alberti e la quinta Itis).
La richiesta avanzata dagli istituti al Provveditorato è quella di assegnare almeno altre 35 ore, rispetto a quelle già assegnate, con le quali, non senza qualche sacrificio, sarebbe comunque possibile organizzare le classi che sono state tagliate (in tutto 7: terza e quarta Itis, quarta e quinta Boselli, quarta e quinta Mazzini e quarta Alberti). Con le ore aggiuntive sarebbe possibile organizzare orizzontalmente l’insegnamento, con classi unificate per i vari indirizzi e lezioni su moduli da 45 minuti per le materie in comune. Ogni 18 moduli da 45 minuti si potrebbero recuperare 6 ore che verrebbero utilizzate per le lezioni delle materie specifiche.
Al momento l’offerta del Provveditorato è ferma a 20 ore che non sono sufficienti per salvare le classi. L’auspicio di studenti e professori è che questa posizione non resti ferma e che, entro il 1 ottobre, con due settimane di ritardo, per tutte le classi del serale possano iniziare le lezioni.
Nel corso della riunione sono emersi alcuni aspetti della vicenda che gli studenti hanno definito assurdi. Come il fatto che per il serale siano stati assegnati quattro posti al personale Ata e che le prime cattedre confermate siano state quella di religione e quella di educazione fisica.
Gli alunni, che godono anche del supporto della Cgil, si incontreranno nuovamente lunedì prossimo, 21 settembre, alle 19, sempre presso l’Itis di Savona, per fare il punto sugli sviluppi della vicenda.