Politica

Energie rinnovabili: Falciani e Saldo (Pdl) chiedono modifica del Pearl

Parco Eolico

[thumb:6447:l]Ponente. Graziano Falciani e Gabriele Saldo, consiglieri regionali del Pdl, chiedono che venga modificato il Pearl (Piano Energetico Ambientale) affinché siano implementate le sinergie nel settore delle fonti energetiche rinnovabili e si risponda alle esigenze di un mercato sempre più attento allo sviluppo del settore eolico. “La Liguria ha un patrimonio ventoso stimato attorno ai 280MW. Il Consiglio Regionale già in data 14 Maggio 2009 ha approvato una modifica al Pearl che consente di elevare di 120 MW entro 2012. Ma la burocrazia ligure frena la green economy, al contrario dei proclami di Burlando, che tra tutte le limitazioni del caso imposte di molteplici cavilli legislativi, cerca di limitare al massimo i siti idonei a sfruttare il vento” spiegano i due esponenti del Pdl.

Falciani e Saldo e puntano il dito contro la politica regionale in materia di energia rinnovabile: “Quando poi si identificano potenziali siti eolici, la Regione richiede attraverso le famigerate VIA un anno di Valutazione di Impatto Avio Faunistico (per osservare l’effetto dei mulini su uccelli e migratori) e idrogeologica. Sarebbe curioso capire perché le tempistiche per fare energia pulita si allungano sempre di più con la conseguenza che nella nostra regione tale fonte rimane poco sfruttata. In particolar modo proprio nelle aree del savonese e dell’imperiese questo impedisce che l’indotto si sviluppi, basti pensare che alla fine di tutti l’iter autorizzativi ci vogliono quasi 4 anni per poter concretamente installare i mulini a vento”.

“Per questo, insieme ad un equipe di esperti stiamo studiando le opportune modifiche al Pearl che proporremo in Consiglio Regionale a breve e che potranno consentire alla nostra Regione ed ai territori principalmente interessati dal potenziamento di questo comparto (Savona ed Imperia) la giusta valorizzazione di questa risorsa. Burlando a parole promette lo sviluppo di energie alternative, per tranquillizzare gli ambientalisti della sua coalizione ma di fatto con comportamenti incoerenti come quello che prevede il restringimento delle zone dove si potrebbero installare le fattorie eoliche avvalla la politica del non fa nulla” concludono Falciani e Saldo.