Albenga, pillola del giorno dopo: Ciangherotti contro la Dott.ssa Pregliasco

Eraldo Ciangherotti

[thumb:9772:l]Albenga. Eraldo Ciangherotti presidente di Federvita Liguria e del Centro Aiuto Vita Ingauno attacca la dottoressa Paola Pregliasco, responsabile del settore materno-infantile dell´Asl 2 savonese, per alcune sue affermazioni sulla pillola del giorno dopo affidate al Letimbro, il mensile cattolico di informazione della Diocesi di Savona. “Sbaglia la dottoressa Pregliasco ad affermare che la pillola del giorno dopo non è un farmaco abortivo. Qui non si tratta di discutere su convinzioni etiche o legate alla morale cattolica, ma insistiamo sulla necessità di una corretta informazione per le donne, soprattutto da parte di chi occupa un ruolo istituzionale come il settore materno-infantile dell´Asl” spiega Ciangherotti.

“La pillola del giorno dopo, a base di Levonorgestrel e disponibile in Italia dal 2000 a seguito del D.M. della Sanità, che ne ha autorizzato la commercializzazione, è un prodotto che svolge anche attività antinidatoria, e pertanto abortiva. In parole semplice spesso impedisce che la cellula uovo già fecondata dallo spermatozoo possa essere accolto e impiantato nell´endometrio. Lo conferma la letteratura scientifica internazionale. Abbiamo chiesto la replica all´intervista della Dott.ssa Pregliasco sul Letimbro al direttore responsabile, Don Angelo Magnano, ma ci ha risposto: ‘Non c´è spazio’. Il secco ‘no’ ci ha spiazzato” prosegue il presidente di Federvita.

“Noi crediamo invece di avere diritto, titolo e ruolo per poter dire la nostra e soprattutto per riparare alle tante inesattezze mediche pronunciate dalla responsabile dell´Asl. Non ci stupisce che a Savona, su questi argomenti, si voglia camuffare sempre le carte in tavola, ma non ne capiamo il fine ultimo. Noi crediamo che la salute psicofisica della donna e soprattutto delle adolescenti sia alla base di tutto e che una corretta informazione per un adeguato consenso medico sia indispensabile per rendere i pazienti e in questo caso le donne responsabili di una scelta. Dare un´informazione parziale degli effetti di un farmaco espone ad un consenso terapeutico viziato da un´informazione incompleta. È necessario per altro rispettare e tutelare chi per ragioni scientifiche, morali e religiose considera un intervento successivo alla fecondazione, ma precedente all´impianto, anch´esso causa di perdita di vite umane e pertanto eticamente inaccettabile, se provocato” ha aggiunto ancora il presidente del Centro Aiuto Vita Ingauno.

“Alcuni educatori del mondo delle associazioni laicali della Diocesi di Savona ci hanno contattato, chiedendoci di entrare con tempestività nel merito dell´argomento, per fare chiarezza. Si sono detti preoccupati del fatto che Il Letimbro, che fa informazione sull´intero territorio diocesano, non abbia applicato il ‘criterio della precauzione’ nel trattare certi argomenti ‘eticamente sensibili’, suffragandoli almeno di pareri esperti e documentati. Il mensile diocesano in questione, certamente, non può non formare, hanno insistito gli animatori che ci hanno cercato, perchè arriva nelle famiglie, è letto dai ragazzi, entra negli oratori diocesani e nelle Parrocchie. A detta degli stessi ragazzi chi legge l´intervista alla Dottoressa Paola Pregliasco si potrebbe convincere che la pillola del giorno dopo sia un farmaco simile ad una compressa per il mal di testa. A noi non resta che prendere atto di un fatto molto semplice e anche un po´ imbarazzante. E cioè che, al dipartimento materno-infantile, prima di elaborare un progetto di informazione sul territorio inerente la pillola del giorno dopo, ci sia la primaria necessità di formazione. E certamente tra i banchi di scuola, in prima fila, accanto a noi sia seduta ad imparare anche la dottoressa Paola Pregliasco. Perché di fronte alle tante inesattezze contenute nell´intervista pubblicata, delle due una: o la dottoressa Paola Pregliasco ha parlato per ‘ignoranza medica’ o ha mentito sapendo di mentire” ha concluso Ciangherotti.