[thumb:14039:l]Savona. Riguarda potenzialmente 2000 colf e badanti operanti nel territorio savonese la sanatoria che prende il via oggi. Si tratta di lavoratrici comunitarie, extra Ue e, in percentuale minoritaria, italiane. Il numero delle colloboratrici domestiche e aiutanti familiari riflette un grosso settore di lavoro sommerso nell’ambito provinciale. Molte impiegate in attesa di regolarizzazione e datori di lavoro hanno preso d’assalto Prefettura e patronati per avere delucidazioni sulla pratica.
Nel 2007 gli uffici prefettizi avevano regolarizzato 400 colf e badanti. Altre 250 domande presentate nel 2008 sono ancora in attesa di completare l’iter della pratica. Dall’entrata in vigore del provvedimento del governo, al pagamento di 500 euro una tantum per ciascun lavoratore dovrà seguire, dall’1 settembre e fino al 30 settembre, la presentazione della relativa domanda. Terzo e ultimo passaggio dall’1 ottobre in avanti, con la verifica della documentazione e la stipula del contratto di soggiorno, presso lo Sportello Unico.
E’ bene ricordare che potrà essere regolarizzata solo una colf per nucleo familiare e solo se il reddito familiare è di almeno 20 mila euro nel caso vi sia un solo apportatore di reddito, o di almeno 25 mila euro se i percettori di reddito sono più di uno. Sono invece al massimo due le badanti che possono essere regolarizzate, purché vi sia una certificazione medica che comprovi la presenza nel nucleo familiare di una persona non autosufficiente.
Non vi è un tetto di accoglimento delle domande, saranno cioè accolte tutte quelle con i corretti requisiti, quindi non è necessario “correre” agli sportelli per assicurarsi i primi posti in ordine cronologico. Per colf e badanti italiane, comunitarie ed extracomunitarie con permesso di soggiorno regolare bisogna rivolgersi agli sportelli dell’Inps, compilando uno specifico modulo (Ld-Em2009.Ue) in via telematica o inviandolo o ancora consegnandolo. Nel modulo si dovranno indicare nuovamente tutti gli estremi per l’identificazione sia del datore di lavoro sia del lavoratore. Di quest’ultimo deve essere indicata la qualifica, ovvero “colf” o “badante”, la data di inizio del rapporto di lavoro, la paga oraria o mensile.
Nella domanda di regolarizzazione si dovranno indicare inoltre gli estremi del pagamento già effettuato di 500 euro. In caso di spedizione bisognerà allegare una fotocopia del documento di dentità del datore di lavoro. Il versamento effettuato coprirà i costi dell’amministrazione per la pratica e i contributi del lavoratore per il periodo compreso fra l’aprile e il giugno dell’anno in corso. La data di inizio del rapporto è infatti fissata all’1 aprile 2009 salvo l’indicazione che il rapprto di lavoro sia iniziato precedentemente, in questo caso si dovranno poi pagare i contributi per il periodo precedente. Nel caso di lavoratori extracomunitari senza permesso di soggiorno valido la domanda dovrà essere presentata solo per via informatica, seguendo le indicazioni riportate sul sito www.interno.it, allo Sportello Unico per l’immigrazione.
A Roma e nelle altre grandi città saranno aperti presso le sedi Inps sportelli aggiuntivi. Scatta infine l’1 ottobre l’ultimo passaggio della trafila: chi ha pagato e presentato domanda verrà chiamato dallo Sportello Unico per la verifica che la domanda sia regolare in ogni sua parte e per la firma del contratto di soggiorno. Con quest’ultimo documento il datore di lavoro si impegna, fra l’altro a remunerare il lavorato con una paga non inferiore ai minimi contattuali ed a garantirne l’impiego per almeno 20 ore la settimana. Da ricordare che bisognerà presentarsi allo sportello con la marca da bollo, del valore di 14,62 euro. Ultimissimi atti la comunicazione, a cura del datore di lavoro, della regolarizzazione avvenuta all’Inps che iscriverà il lavoratore e fornirà i bollettini trimestrali per pagare i contributi, e, a cura del lavoratore, il ritiro del permesso di soggiorno agli sportelli postali.