[thumb:3888:l]Regione. L’Unione europea ha chiesto all’Italia la restituzione delle agevolazioni sulle accise del gasolio che sono state concesse, dal 2000 al 2004, sotto forma di sconto fiscale agli agricoltori che producono in serra. La cifra è di svariati milioni di euro. La regione, con l’assessore all’agricoltura Giancarlo Cassini, coordinatore del settore florovivaismo delle regioni italiane, si è già mossa nei confronti del governo per trovare una soluzione che non penalizzi in maniera drammatica gli agricoltori.
“La Liguria ha chiesto a tutti gli assessori regionali che la questione diventi centrale nella prima commissione politiche agricole che si riunirà nei prossimi giorni, con la richiesta di un incontro urgente al ministro delle politiche agricole Luca Zaia per trovare una posizione comune a difesa delle nostre aziende agricole” ha spiegato Cassini.
“Ma una cosa deve essere chiara: noi diciamo no al pagamento da parte dei produttori agricoli, loro non hanno nessuna colpa di questa vertenza unione europea-stato. Il ricorso alla corte di giustizia Ue da parte del governo – prosegue l’assessore regionale – può essere una strada praticabile, il problema è fare presto e soprattutto tenere presente cosa vorrebbe dire l’applicazione di tale procedimento sanzionatorio per l’agricoltura in serra nel nostro paese”.
Per molte aziende un esborso così esoso potrebbe voler dire rischio chiusura, con la conseguente perdita di centinaia di posti di lavoro. Inoltre nel procedimento avviato dalla commissione europea è contenuta la richiesta di conoscere i dati relativi a tutte le aziende che hanno usufruito del regime di esenzione fiscale. Ma l’assessore Cassini è chiaro: “Dalla regione liguria non partirà per ora nessun elenco di aziende”.