[thumb:351:l]Provincia. La Protezione Animali savonese esprime la propria soddisfazione per le dichiarazioni del portavoce dei Verdi Gabriello Castellazzi in merito alla contraccezione quale mezzo per limitare il numero dei cinghiali. La proposta è infatti avanzata da almeno 15 anni dall’Enpa, senza che nessun partito al governo, sia nazionale che locale, l’abbia mai neppure presa in considerazione.
“Purtroppo – spiegano i volontari dell’Enpa – cinghiali, caprioli e daini sono considerati più utili da vivi come bersaglio dei cacciatori e carne per i ristoranti. Perciò debbono sempre essere abbondanti nei boschi, anche a scapito dei danni che talvolta procurano all’agricoltura più o meno marginale delle campagne savonesi. In altri paesi la somministrazione di sostanze cosiddette ‘specie-specifiche’, ovvero mirate per una determinata specie animali, è già stata studiata dagli scienziati ed applicata con risultati positivi”.
“In Italia – concludono gli esponenti dell’Enpa – la fauna selvatica è gestita a unico e diretto beneficio dei cacciatori e praticamente non esistono né fondi né volontà di studiare sistemi alternativi al fucile dei cacciatori quale soluzione per contenere il numero degli animali selvatici in soprannumero”.