Cronaca

Savona, omicidio-suicidio: autopsia sulle vittime

Roberto Tobia

[thumb:13267:l]Savona. Roberto Tobia e Miriam Tambaro sarebbero morti tra le 14,30 e le 16 di domenica pomeriggio. E’ il responso dell’autopsia eseguita sui corpi delle due vittime dell’omicidio-suicidio avvenuto a Valloria, nei pressi del parcheggio sopra l’ospedale San Paolo.

Dai riscontri dell’esame autoptico eseguito dal medico legale Francesco Ventura, incaricato dal pm Giovanni Battista Ferro, è confermata la dinamica già ipotizzata dagli investigatori: l’imprenditore di 61 anni ha sparato quattro colpi con un calibro 38 verso la panettiera poco più che trentenne, mentre erano chiusi nell’abitacolo del pickup dell’uomo. Due proiettili l’hanno raggiunta ad un braccio e ad una mano, altri due fatalmente alla testa, forse mentre cercava di fuggire.

Subito dopo l’assassinio, Tobia ha rivolto l’arma contro se stesso, ha appoggiato la canna al mento ed ha premuto il grilletto uccidendosi. Il magistrato, dopo aver ottenuto il responso dell’autopsia, ha concesso il nulla osta per i funerali dei due. Un rapporto tormentato quello fra i due, fatto di tira e molla, di momenti di condivisione e altri di scontro rancoroso.

Pare che lo scorso anno la relazione fosse arrivata al capolinea (tra i due erano sorte anche liti legali a proposito di regali non restituiti), ma secondo quanto è emerso nelle ultime ore sembra che i rapporti si fossero riallacciati proprio di recenti. Tobia era ossessionato dall’idea di avere la giovane donna tutta per sé, la spiava, la seguiva, ne annotava meticolosamente i movimenti su un diario. Le faceva, inoltre, molti regali, dai più piccoli ai più costosi. Qualche ora prima dell’incontro nel parcheggio di Valloria, l’ha incontrata nello studio di un tatuatore di Varazze: le ha regalato il tatuaggio floreale che si è fatta imprimere su un fianco, ultimo dono prima della tragedia.

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