[thumb:12209:l]Liguria. Un sorriso per aiutare le persone in difficoltà. Questa la missione del “clown di corsia”, il volontario che, con il suo camice colorato, il naso rosso e una ventata di allegria, cerca di venire incontro e a migliorare le circostanze della vita di tante persone. In Liguria, da oggi, seguire le orme di Patch Adams, diventa una professione, grazie a un corso regionale denominato “Tecnico qualificato nelle arti di clownerie” e dedicato agli ospedali ed ai servizi socio-sanitari: il suo compito sarà quello di affiancare medici e infermieri in corsia, per migliorare la relazione delle persone con la struttura e per aiutare i ricoverati a superare le emozioni negative legate alla malattia.
I corsi avranno una durata di 620 ore, 300 delle quali si svolgeranno in stage, a diretto contatto con i pazienti. Tra le materie di insegnamento ci saranno elementi di patologia pediatrica, psicopedagogia dell’infanzia e psicologia dell’età evolutiva, pedagogia interculturale, igiene, normativa sulla privacy e sulla sicurezza sui luoghi di lavoro, principali tecniche artistiche teatrali e dell’arte circense del clown, tecniche di organizzazione di eventi di intrattenimento, marionette, elementi di magia, tecniche di gioco, elementi di musica.
“Con questo provvedimento – spiega il vicepresidente della Regione, Massimiliano Costa – definiamo il profilo professionale del cosiddetto clown in corsia. Dopo questo primo atto finanzieremo corsi di formazione che verranno organizzati nelle province”.
