I savonesi disegnano Piazza Diaz e Piazza Marconi: workshop concluso

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[thumb:13311:l]Savona. Si è concluso oggi il il workshop multidisciplinare promosso dal Comune “2Piazze Savona”, che ha presentato diversi progetti di riqualificazione di due importanti spazi urbani cittadini, Piazza Diaz e Piazza Marconi. Ad accogliere i suggerimenti e coordinare le operazioni, gli studenti e i docenti della Facoltà di Architettura dell’Università di Genova, sotto la supervisione del Prof. Niccolò Casiddu. In tutto sono stati presentati dieci progetti elaborati dagli studenti di Architettura di Genova, mentre circa un centinaio sono state le partecipazioni dei cittadini: disegni, video messaggi, sms e interventi su Facebook.

I dieci progetti presentati hanno previsto in molti casi la sostituzione della pavimentazione di Piazza Diaz (ed in alcuni casi anche di Piazza Marconi), l’introduzione di nuove opere di arredo urbano come panchine ed elementi legati al tema dell’acqua: fontane ed installazioni per creare giochi e linee di movimento. E’ stato spesso proposto di aumentare il verde urbano in entrambe le piazze e, per quanto riguarda Piazza Diaz, di inserire: punti luminosi, a costituire un percorso verso il Teatro Chiabrera, mentre, per quanto riguarda Piazza Marconi sono state suggerite diverse soluzioni per valorizzare ulteriormente la fontana.

Per quanto attiene i suggerimenti proposti direttamente dai cittadini, sono state raccolti circa 100 interventi, espressi soprattutto attraverso la compilazione delle schede cartacee fornite, con la raffigurazione della planimetria di massima di ciascuna piazza, che ognuno ha potuto implementare con l’aggiunta di schizzi e tracciati raffiguranti le modifiche e gli arredi urbani desiderati. Davvero originali due progetti: quella di un bambino che ha voluto pensare ad una nuova Piazza Diaz raffigurante la sua sagoma sulla pavimentazione e quella di un cittadino, tanto desideroso di voler dare il proprio contributo di idee, da raffigurare un elaborato progetto su pergamena e lasciarlo nottetempo presso gli stand.

Le idee espresse dai cittadini hanno riguardato principlamente otto macro-aree: realizzazione di un parcheggio sotterraneo (specialmente in Piazza Diaz), parcheggi biciclette (in entrambe le piazze), limitazione o modifiche al traffico (idem), arredo urbano (introduzione di nuovi elementi), verde (più alberi), acqua (inserimento di giochi d’acqua e fontane), pavimentazione (modifica specialmente in Piazza Diaz), no a sovrastrutture (spesso si chiede di non aggiungere elementi di arredo urbano).

“Desidero congratularmi per il lavoro svolto – ha dichiarato il sindaco di Savona Federico Berruti nell’incontro conclusivo – e ringraziarvi per i contributi, anche molto originali, che avete elaborato. In essi si individuano temi e spunti ricorrenti come quello del verde, della mobilità, che a volte è stata modificata nei progetti e a volte no, e quello dei parcheggi sotterranei, introdotti in molti progetti, su cui anche in seno all’amministrazione è in atto un dibattito, in occasione della definizione del Piano Urbano dei parcheggi. Sul tema del verde credo occorra riflettere bene, così come su quello inerente la mobilità: ritengo infatti che occorra mediare tra le esigenze dei pedoni e di chi usa la bicicletta e chi invece abbia bisogno di spostarsi con l’auto e le moto e quindi dobbiamo pensare, nel complesso, ad una mobilità sostenibile per la nostra città. I progetti, come è normale che sia, non hanno però pensato alle risorse; una voce fondamentale nell’operare ragionamenti e riflessioni sulle scelte compiute in passato dall’amministrazione. Penso soprattutto alla pavimentazione di Piazza Diaz, che tutti i progetti hanno previsto di modificare; un tema che ha costituito proprio lo spunto di partenza per l’ideazione di queste giornate di lavoro. Occorre anche considerare che per riqualificare è necessario attivare investimenti privati e questi non vanno imposti ma vanno incentivati, come è stato fatto con successo agevolando i condomini di Via Paleocapa nell’attuare la riqualificazione dei portici e della pavimentazione. Credo dunque, in conclusione, che queste giornate di lavoro abbiano aiutato tutti noi a comprendere quanto sia legata alla concretezza, alla nostra realtà, la difficile opera di progettazione degli interventi di riqualificazione degli spazi ubani”.