[thumb:13223:l]Vado Ligure. E’ stato autorizzato dal governo l’aumento di capitale per Trenitalia. Lo ha annunciato il ministro dello sviluppo economico Claudio Scajola, stamane impegnato nell’incontro con i sindacati e Roberto Tazzioli, presidente e amministratore delegato di Bombardier Transportation Italy, presso lo stabilimento vadese della multinazionale canadese.
Anche se la ricapitalizzazione sarà perfezionata soltanto nei prossimi giorni, si tratta dell’atto tanto atteso che dovrebbe produrre lo sblocco della commessa da 1o0 locomotori E464. E’ stato lo stesso ministro a rassicurare lavoratori e vertici aziendali: “L’aumento di capitale garantirà nel breve periodo la riattivazione della commessa industriale”. “La Bombardier – ha poi aggiunto – ha ordinativi che le permettono di garantire l’attuale assetto occupazionale sino al febbraio del 2010. In ogni caso, la situazione con Trenitalia non tarderà a sbloccarsi”.
Il ministro Scajola ha però chiesto all’azienda di compiere comunque uno sforzo per garantire il lavoro, dando così una risposta alle speranze di oltre 400 operai. I sindacati si sono detti soddisfatti dell’intervento di Scajola, che ha perorato la causa dello stabilimento vadese presso il governo e anche presso il Ministero dei trasporti, tuttavia attendono un incontro chiarificatore con la dirigenza aziendale. Sino a quando non avverrà questo incontro (sempre che sortisca il risultato sperato) proseguirà lo stato di agitazione proclamato dalle sigle sindacali.
“Il ministro ci assicurato garanzie e ci ha dato l’annuncio della ricapitalizzazione delle ferrovie, ultimo tassello per lo sblocco della commessa – dichiara il segretario della Fiom Cgil, Alberto Lazzari – Valutiamo positivamente quanto ci è stato comunicato, perché corrisponde a quanto ci aspettavamo. Ci è stato anche chiesto di far rientrare lo stato di agitazione. Su questo punto, occorre rendere chiaro che ora l’azienda deve rimuovere le problematiche occupazionali: la protesta non smetterà sino a quando l’azienda non darà risposte definitive”.
“Continueremo la mobilitazione. Settanta persone rischiano di essere lasciate a casa a fine mese. La cassa integrazione potrebbe colpire i lavoratori fissi fra qualche mese. Attendiamo che l’azienda convochi un incontro per dare certezze” conclude Lazzari. “Finché non vedremo tutto contrattualizzato, nero su bianco, non intendiamo rischiare con Trenitalia. Sono comuque fiducioso” ha affermato Roberto Tazzioli.