[thumb:5305:l]Albenga. I consiglieri regionali Roberta Gasco (Udeur) e Angelo Barbero (Pdl) intervengono sulla difficile situazione della clinica San Michele di Albenga: “Adesso la giunta regionale ci dovrà dire cosa ne verrà fatto dei 70 dipendenti della clinica. Infatti la Asl e la Regione avevano garantito l’ampliamento delle attività protesica prevedendo lo stanziamento di risorse aggiuntive che avrebbero permesso il rilancio della struttura”.
Per i due consiglieri regionali di opposizione l’intervento della Regione avrebbe garantito il mantenimento dei livelli occupazionali e la prosecuzione dell’attività della clinica, fiore all’occhiello della sanità privata ingauna. “Purtroppo prendiamo atto che dei lavoratori della clinica San Michele, eccellenti professionisti, la giunta guidata da Burlando si è completamente disinteressata prendendoli in giro, promettendo cinque mesi fa interventi in grado di salvaguardare la clinica. Oggi purtroppo tutto è stato negato a dimostrazione che le false promesse erano solo subdole manovre elettorali. Questo comportamento di fatto oggi preclude ogni possibilità di poter studiare un altro piano di salvataggio a discapito del savonese, dei cittadini-utenti ai quali viene preclusa la libertà di scelta e dei lavoratori. Senza poi parlare dei numeri negativi relativi alla mobilità passiva nei settori protesici e chirurgici e dei soldi che vengono spesi in altre regioni.”
“Assicurare questa realtà con la messa in atto di provvedimenti utili per salvaguardare la continuazione dell’attività della casa di cura San Michele doveva essere un dovere per questa giunta. Per questo – concludono Roberta Gasco e Angelo Barbero – abbiamo deciso che sulla vicenda vogliamo andarci a fondo: presenteremo una interrogazione urgente per chiedere le motivazioni di tale decisione e poi concorderemo insieme ulteriori iniziative”.