Vacanza albenganese per 50 ragazzi bosniaci

Bambini bosniaci ad Albenga

[thumb:12937:l]Albenga. Cinquanta bambini provenienti dalla Bosnia Erzegovina sono stati invitati dal Comune di Albenga a trascorrere una giornata di vacanza. A bordo di un pullman con i loro educatori e la mediatrice linguistica, i “figli della guerra dei Balcani”, come ogni anno, vengono chiamati a passare qualche giorno nella Riviera ligure, approfittando del bel tempo per qualche nuotata e un po’ di divertimento.

“Questi ragazzi provengono da una realtà difficile” racconta Ausilia Donà, colonna portante del Centro Anziani ingauno e tra le promotrici dell´iniziativa. “Molti di loro sono ammalati di leucemia e cancro, a causa dell´uranio impoverito contenuto nelle bombe, eppure basta una canzone, basta una barzelletta a farli sorridere”.

L´ospitalità è stata curata tutta nei minimi particolari. Con grande attenzione ai dettagli. I ragazzi hanno mangiato al Centro Anziani, assistiti e coccolati da un gruppo di volontari tra i quali il cuoco della serata, il gestore della gastronomia Gusto e Sapori di Albenga. La palestra della scuola media di via degli Orti è stata trasformata in un enorme dormitorio. I letti sono stati messi a disposizione da vari comuni limitrofi.

“E´un´esperienza che si ripete ogni anno – racconta Ausilia – da quando, nel capodanno del 2006, il Comune di Albenga decise di sostenere a distanza alcuni bambini. Mediante il progetto ‘Affido per affido’, lanciato dalla Onlus Macondo Tre. Attraverso questo progetto è possibile infatti sostenere e aiutare i bambini della Bosnia Erzegovina traumatizzati dalle guerre che hanno sconvolto la regione balcanica negli anni Novanta. Conflitti che hanno letteralmente frantumato la Jugoslavia in distinte entità autonome”.

La città di Albenga è tra i promotori di questa iniziativa umanitaria. Principale strumento di sostegno è l’adozione a distanza, inquadrato all’interno del progetto “I bambini hanno bisogno di una famiglia”, realizzato assieme a Tuzlanska Amica, l´Associazione con sede a Tuzla, un’importante città del paese. Bastano solo 39 euro mensili e con questa cifra è possibile non solo diminuire lo stato di isolamento del bambino e della sua famiglia ma anche consentire al bambino la frequenza della scuola, dandogli la possibilità di un´istruzione e la speranza di avere un futuro.

Il Centro degli Anziani di Albenga ha adottato già da tre anni un ragazzino di 14 anni Azmir, a significare l´attenzione verso ai bimbi svantaggiati. Anche Pina Verrazzani, assessore al turismo e agli spettacoli, ha sostenuto personalmente questa iniziativa sin dall´inizio, con l´adozione di una ragazza di 14 anni.

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