[thumb:4247:l]Liguria. La destagionalizzazione è possibile, sia per il turismo balneare, dove nei mesi di bassa stagione si sono registrate più presenze, quanto per quello dell’entroterra, dove nei primi tre mesi dell’anno c’è quasi il tutto esaurito nei fine settimana. Si distanziano regioni come Toscana, Umbria, Marche e Emilia Romagna. E’ quanto emerge di positivo nel report dell’Osservatorio turistico regionale illustrata presso la Regione.
Tuttavia permangono i dubbi della crisi mondiale: il rapporto dell’osservatorio, curato dall’Isnart (Istituto Nazionale Ricerche Turistiche), indica che nel 2008 sono state registrate oltre 14 milioni di presenze, lo 0,60 in meno rispetto al 2007. Il 30% è rappresentato da stranieri che, in controtendenza con i dati nazionali, in Liguria crescono del 5%, mentre gli italiani risultano in flessione (-2,8%).
Per la Liguria segnali incoraggianti arrivano dalla crescita di prodotti turistici alternativi: il verde, l’entroterra e l’enogastronomia, oltre alla qualità dell’offerta e una buona gestione imprenditoriale del turismo. Apprezzamenti dai turisti arrivano per il mangiare e il bere, la pulizia delle camere, l’accoglienza delle strutture ricettive, la cortesia e l’ospitalità. Tra gli aspetti negativi le infrastrutture, il traffico, la diminuzione dei posti letto alberghieri e la crescita esponenziale delle seconde case.
“Le case in affitto sono un’ottima opportunità per l’economia turistica ma devono integrarsi
con la complessiva offerta ricettiva”. ha sottolineato l’assessore regionale al turismo Margherita Bozzano, che sull’argomento ha anticipato una iniziativa della giunta regionale, attraverso l’avvio di un censimento: “La legge del febbraio 2008 – ha affermato – consente alla Regione di intervenire direttamente sulle seconde case attraverso una procedura di classificazione degli appartamenti. Ciò permetterebbe ai proprietari di affittare per periodi più lunghi di quelli attuali nel corso dell’anno e, al tempo stesso, poter effettuare un controllo delle qualità, favorendo, da parte della Regione Liguria la fruizione delle seconde case con una promozione adeguata e, se sarà possibile, con qualche altro incentivo. Per valorizzarle e metterle sul mercato degli affitti attraverso una rete collegata alle agenzie. In Liguria il rapporto dei posti letto delle seconde case è di 3 a 1 rispetto agli alberghi”.