[thumb:1993:l]Albenga. L’incrocio di San Giorgio sulla via Aurelia continua a fare paura. A due anni dalla morte del ventiduenne albenganese Marco Ramasso in un incidente stradale, gli amici tornano alla carica per chiedere agli enti locali di mettere in sicurezza il bivio. Il 22 maggio è stato il secondo anniversario della tragedia e da allora gli scontri tra veicoli si sono succeduti con cadenza mensile.
“In una riunione all’inizio del 2008, si era concordato con il Comune di chiedere alla Provincia il posizionamento di dissuasori di sosta lungo in margine della via Aurelia sul lato monte, per facilitare e rendere piu sicura l’uscita da San Giorgio. A distanza di oltre un anno, abbiamo costatato che, come al solito, i politici fanno solo delle gran parole. Speravamo in un maggior interessamento da parte della Provincia e in una maggiore sensibilizzazione del Comune” è lo sfogo di Marino Roba, rappresentante della compagnia a cui apparteneva il motociclista scomparso.
“Raccogliendo oltre duemila firme per la messa in sicurezza dell’incrocio abbiamo fatto la nostra parte, ma evidentemente non riusciamo a smuovere le istituzioni dal loro persistente lassismo. Oggi spuntano rotonde ovunque, più per bellezza che per utilità, ma non dove servono come a San Giorgio” protestano gli amici di Ramasso.