[thumb:12677:l]Loano. Sarà assegnato venerdì 12 giugno, nel corso della serata di anteprima del festival del premio nazionale “Città di Loano” per la musica tradizionale italiana, il “premio carriera” 2009 a Giovanna Marini, conferito dall’organizzazione della manifestazione
“Una voce inconfondibile nel panorama della musica tradizionale, sostenuta da una curiosità che si è sempre accompagnata a una forte tensione culturale. Incrociando, nel corso del tempo, altre discipline e altri studiosi, Giovanna Marini è riuscita a coniugare spontaneità e studio rimanendo essenzialmente una musicista e una divulgatrice di altissimo livello” con queste parole il direttore artistico John Vignola ha spiegato le motivazioni del riconoscimento.
Alla compositrice e interprete ed al suo incessante impegno nella ricerca, oltre che ai suoi trentaquattro anni di insegnamento nella scuola popolare di musica di Testaccio, Loano dedica una video-produzione, che sarà presentata nel corso della serata, dal titolo “Dai paesi alla città. Giovanna Marini e la scuola popolare di musica di Testaccio”.
La serata prenderà i via alle ore 21.30, in piazza Rocca, cuore del centro storico di Loano. All’artista sarà consegnata la medaglia del Presidente della Repubblica Italiana, che per il terzo anno consecutivo è stata conferita al premio loanese per la musica tradizionale italiana. Giovanna Marini darà poi vita ad uno dei suoi coinvolgenti concerti. Insieme al “Quartetto urbano” e al gruppo vocale “Le vie del canto”, Giovanna Marini guiderà il pubblico alla scoperta di un repertorio di tradizione orale, che ogni volta viene riproposto con sfumature uniche e irripetibili.
Il festival tornerà a risuonare nelle serate estive loanesi dal 27 al 31 luglio, ospitando alcune delle più significative espressioni della scena dedicata alle nuove sonorità popolari. Per cinque giorni il pubblico potrà incontrare i vincitori della quinta edizione del premio, partecipare a numerosi incontri sul tema, assistere a concerti e alla produzione-evento originale “Storie di Faber. Tradizione e folclore nella musica di De André”.
