Tutela della famiglia, Volontè (Udc): “Urgono interventi immediati”

On. Luca Volontè

[thumb:11261:l]Albenga. “Urge in Italia un intervento immediato e non rinviabile per la piena applicazione dei principi costituzionali relativi alla tutela della famiglia, con un adeguato trattamento tributario. E’ un dovere per i futuri europarlamentari di Strasburgo copiare il meglio dei Paesi europei su questa materia per il riequilibrio del carico fiscale della famiglia. Infatti il sistema fiscale italiano risente più degli altri Stati europei delle difficoltà a valorizzare la famiglia come unità economica di riferimento della capacità contributiva, perché ritiene di fatto che il carico tributario dei cittadini non sia influenzato in modo rilevante dalla presenza dei figli a carico o della moglie casalinga”. E’ quanto afferma Luca Volontè, parlamentare dell’Udc, a margine delle iniziative organizzate dal Centro Aiuto Vita ingauno nella provincia di Savona per la festa dedicata a tutte le mamme.

“Non tenendo in debito conto – continua Volontè – l’onere dei costi che la famiglia deve sostenere per il mantenimento, la formazione, l’educazione e l’istruzione dei figli, nel Governo si continua a trascurare un’autentica politica per la famiglia. Non si possono più confondere le politiche per la famiglia con le politiche sociali, effettuando misure estemporanee, ma dobbiamo attuare interventi seri e profondi, in grado di consentire la diffusione e la crescita della famiglia secondo il dettato costituzionale. Rispetto ad un sistema di tassazione che privilegi le spinte individualistiche, noi dell’Udc preferiamo un sistema fiscale che tassi le famiglia nella sua entità, attraverso lo splitting, cioè il quoziente familiare e dunque la divisione del reddito per il numero dei componenti della famiglia”.

“In particolare – spiega Volontè – il reddito complessivo di ciascun coniuge dovrebbe essere sommato e quindi diviso per due, consentendo quindi l’applicazione di una aliquota fiscale più favorevole soprattutto nei casi in cui i singoli redditi di ciascun coniuge sono differenti per ammontare. Tale meccanismo, ispirato al sistema francese in materia di tassazione del reddito familiare, non è obbligatorio per tutti, ma deve essere prevista la libertà di scelta per il nuovo sistema di tassazione su base familiare, in alternativa all’attuale regime su base individuale. Inoltre occorre prevedere norme efficaci per la detassazione delle spese sostenute dalla famiglia per l’istruzione secondaria e universitaria dei figli, al fine di favorire una più ampia possibilità di scelta educativa”.

“E’ necessario – prosegue – poi il riconoscimento tangibile del contributo della donna alla famiglia, anche con il suo lavoro svolto tra le mura domestiche, riconoscendo formalmente l’attività domestica non solo un’attività lavorativa, ma ancor più un lavoro socialmente utile e rilevante, come accade ovunque nell’Unione Europea. Partendo dalla modifica dei criteri e del compenso sulla assicurazione per le casalinghe in Italia, occorre estendere alle donne casalinghe che svolgono attività di lavoro in ambito domestico le provvidenze economiche che la legislazione vigente prevede a vantaggio del nucleo familiare”.

“Oggi – conclude Volontè – per riscattare l’assicurazione contro gli infortuni domestici, in caso di incidente, una casalinga deve amputarsi una gamba, perchè non basta l’invalidità per la frattura del femore, e comunque il premio è ad oggi ridicolo. Mi impegnerò personalmente con opportune proposte di legge in materia, perché sono convinto che la donna sia tuttora colei che cura la gestione e l’organizzazione della casa e della famiglia, anche se impegnata in attività lavorative, svolte fuori dalle mura domestiche”.