[thumb:1532:l]Regione. La giunta regionale su proposta del vicepresidente e assessore alle politiche sociali Massimiliano Costa ha approvato le linee guida sugli standard strutturali, organizzativi e qualitativi dei servizi per la prima infanzia, alla luce della nuova legge-quadro sulle politiche per i minori e i giovani approvata il mese scorso dal Consiglio regionale.
“Si tratta di una serie di misure – ha spiegato Costa – che mirano da un lato ad innalzare il livello qualitativo dei servizi dedicati alla fascia 0-3 anni, dall’altro ad ampliare l’offerta dei posti disponibili che, con questo nuovo intervento, saranno incrementati di circa 300 unità”.
Costa ha anche annunciato che in fase di assestamento di bilancio verranno destinati alla prima infanzia 2,1 milioni di euro che porteranno altri 300 posti nelle varie tipologie di servizi, che vanno dal nido d’infanzia, ai servizi domiciliari (come “mamma accogliente” ed “educatrice familiare”) e socio-educativi sperimentali. Per quanto riguarda gli standard organizzativi, la delibera definisce un nuovo rapporto tra numero di bambini ed educatore, differenziandolo in base alla tipologia del servizio e quindi alle esigenze dei bambini: tale rapporto è di un educatore ogni 5 bambini per la fascia 3-12 mesi; di un educatore ogni 7 bambini per la fascia 12-24 mesi e di uno a 10 per i bambini di età compresa tra 24 e 36 mesi.
Per quanto riguarda i servizi di mamma accogliente, educatore familiare e domiciliare, passa da 3 a 4 il numero dei bambini seguiti. “In questo modo – ha affermato Costa – a parità di personale diamo la possibilità di ampliare di 300 posti l’offerta nei vari sevizi”. E a proposito di personale, il provvedimento assunto garantisce anche standard relativi ai titoli di studio e alle qualifiche degli educatori, stabilendo anche la necessità di corsi di aggiornamento e tirocini.
“In quattro anni – ha dichiarato il presidente della giunta regionale Claudio Burlando – siamo passati da 5.800 a 9.000 posti disponibili per la fascia 0-3 anni in tutta la Liguria e con questi interventi aumentiamo ulteriormente di 600 unità, arrivando a toccare la percentuale del 30% prevista dai parametri europei”.