[thumb:12130:l]Liguria. L’ordine regionale degli psicologi chiede un sostegno più forte da parte delle istituzioni nella ricerca applicata a fenomeni cognitivi in grado di risolvere e aiutare le persone nei problemi di vita quotidiana. La psicologia cognitiva ha non solo la capacità di allenare la mente umana in alcune sue capacità, concentrazione, attenzione, etc, ma anche di sviluppare quello che gli esperti chiamano “sistema di controllo”, vale a dire quell’insieme di elementi della nostra psiche che ci permette di regolare le azioni e l’aspetto emotivo nelle diverse situazioni.
Nella recente mostra-convegno dedicata alle illusioni ottiche, che si è svolta nei Chiostri di Santa Caterina a Finalborgo, si è parlato del ruolo della psicologia cognitiva nella prevenzione degli infortuni sul lavoro: “L’uomo non è una macchina perfetta ed è quindi soggetto a compiere errori. Ci sono tanti tipi di disattenzione, poterli conoscere e valutare da un punto di vista cognitivo è molto importante per diverse categorie professionali in cui si richiede una attenzione continua”, afferma Francesco Benso, docente di Psico-biologia e Psicologia dell’Attenzione all’Università di Genova.
La psicologia cognitiva sta trovando sempre più applicazioni nei settori dello sport, dell’industria, del lavoro ma anche nel mondo della sanità: “Il costanti. Molte volte arriviamo tardi o con tempi lunghi proprio per la carenza di risorse”, sottolinea Benso.
Tra gli studi in atto più significativi un nuovo “software” da applicare ai telefonini: “Siamo in grado di isolare alcuni neurotrasmettitori seguendo i tempi di reazione dell’attenzione umana – prosegue Benso -. Non si tratta solo premere un pulsante, bensì bisogna realizzare una apparecchiatura, da mettere a disposizione dell’utenza, adatta alla misurazione del grado di attenzione rilevata in dato momento, capace quindi di percepire il funzionamento cerebrale”.