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Mioglia, polemica su intitolazione scuole: consigliere si dimette

Mioglia

[thumb:10560:l]Mioglia. Si è dimesso dalla carica di consigliere Marco Rolando, in rotta di collisione con l’amministrazione di maggioranza in carica a Mioglia. A provocarne la protesta e la fuoriuscita è stato il dissenso maturato con il gruppo di Mioglia Nuova, in corsa per conquistare un secondo mandato nelle imminenti elezioni (con Livio Gandoglia candidato sindaco e l’attuale primo cittadino, Sandro Buschiazzo, candidato consigliere). Un dissenso incentrato soprattutto su un punto del programma amministrativo presentato agli elettori, quello che propone di intitolare le scuole alla memoria del defunto Mario Rapetto “senza essere in nessun modo autorizzati – dice Rolando – dalla famiglia di Aldina Rapetto”.

Si intrecciano questioni familiari di antica data nella competizione elettorale del piccolo borgo montano, che conta circa 560 abitanti. Marco Rolando per questo turno sarebbe rimasto, per propria scelta, fuori, ma ha deciso di sbattere la porta in segno di protesta contro l’idea programmatica di intitolare le scuole senza il consenso della famiglia Rapetto.

“Ho presentato le mie dimissioni presso l’ufficio comunale di Mioglia sabato scorso – spiega Rolando – a causa della volontà espressa dai candidati della lista civica Mioglia Nuova che vogliono intitolare le scuole in memoria di Mario Rapetto senza chiedere il permesso e di conseguenza essere autorizzati in nessun modo dalla famiglia. Ho cercato di ridimensionare senza risultato il loro modo di fare, ma poi ho deciso di dimettermi per protestare”.

“Nella mia lettera di dimissioni – conclude Rolando – ho ribadito che è fondamentale, da parte dell’amministrazione candidata Mioglia Nuova, cercare di riparare questo problema, porgendo le scuse ufficiali per aver scritto sul programma elettorale una proposta all’insaputa della famiglia di Aldina Rapetto Aldina, soprattutto per una questione di rispetto e correttezza verso la famiglia stessa”.