Cronaca

Loano, bimba deceduta: Sierra 4 non era ancora in servizio

sierra 4

[thumb:11021:l]Loano. La tragica morte della piccola Alessia, la bimba di 5 anni stroncata questa mattina da una crisi respiratoria in via Vignasse a Loano, ha fatto riemergere il problema del servizio automedicale nel comprensorio finalese. Non si può dire con sicurezza se l’arrivo del personale medico, in supporto ai militi della pubblica assistenza, sarebbe stato provvidenziale, mutando le sorti di un soccorso che, fin da subito, appariva disperato.

Certo è che l’assenza di copertura nella fascia notturna da parte di Sierra 4 costituisce uno svantaggio rilevante per gli interventi più importanti, quelli vitali, in una zona vastissima: Borghetto, Loano, Pietra Ligure, Finale Ligure, Noli e relativo entroterra. Da marzo è attivo il funzionamento dell’automedica dalle 8 alle 20 nel comprensorio finalese, mentre altrove le vetture attrezzate sono impegnate ventiquattr’ore su ventiquattro: Sierra 1 a Savona (da Varazze a Spotorno, Sassello e Urbe), Sierra 2 ad Albenga (da Andora a Ceriale, entroterra), Sierra 3 a Cairo Montenotte.

La bambina loanese, gravemente sofferente da tempo per problemi di salute, è stata trovata in condizioni critiche. Gli operatori di Pietra Soccorso hanno tentato in tutti i modi di rianimarla, ma il mancato arrivo in tempo breve dell’automedica Sierra 2 da Albenga li ha indotti a trasportare la piccola al vicino ospedale Santa Corona. Quando l’ambulanza è partita per percorrere i 500 metri che la separavano dal nosocomio, Sierra 2 era ancora a Borghetto Santo Spirito.

Nonostante gli sforzi e la professionalità di militi, volontari, medici, infermieri e malgrado la puntuale attività del 118 Savona Soccorso, l’orario di Sierra 4 rimane “ridotto” rispetto alle necessità del territorio.