[thumb:1734:l]Regione. “Il ministro Maroni si vanta dicendo i clandestini non li facciamo entrare e io trasecolo di fronte a tanta cinica, ottusa violenza. Si tratta di atti illegali, fuori dalla legislazione nazionale e internazionale e di scelte politiche deleterie in cui non può riconoscersi un paese che sia minimamente civile”. L’assessore regionale alle politiche dell’immigrazione, Enrico Vesco commenta così le ultime notizie relative alle nuove politiche di respingimento alle frontiere dei migranti.
“Si tratta – continua Vesco – di atti illegali, fuori dalla legislazione nazionale e internazionale e di scelte politiche deleterie, in cui non può riconoscersi un paese che sia minimamente civile. E mi chiedo anche come si possa dormire sapendo che stiamo rimandando, senza averle identificate, persone che potrebbero accedere alle procedure sul diritto di asilo in un Paese che non ha ratificato la Convenzione sui Diritti Umani. Devo prendere atto che siamo disposti a violare i diritti umani in questo modo atroce per soddisfare le ansie xenofobe e il razzismo di una parte politica”.
Secondo l’assessore regionale all’immigrazione “occorre intervenire perché venga garantito il diritto di asilo e atti come questo non si verifichino di nuovo. Il Governo, piuttosto, dovrebbe assumersi la responsabilità di verificare cosa succede ai migranti in Libia, nelle prigioni, nei container, nei capannoni nel deserto e capire perché chi è riuscito ad arrivare in Italia ci dice di augurare la morte a chiunque sia costretto a tornarci. Noi di questo siamo chiamati a rispondere, a meno di non perdere una significativa dose di umanità e civiltà. Ma d’altronde, se a questo aggiungiamo i posti riservati ai milanesi sulle metro, i medici spia, i presidi spia, e tutte le norme che purtroppo sono ancora nel ddl sicurezza il quadro è veramente desolante e assolutamente inaccettabile”.