[thumb:9215:l]Savona. La protesta che si è levata dal mondo venatorio per esprimere la propria contrarietà al trasferimento in via Amendola, nel quartiere della Villetta, dell’ufficio caccia della Provincia di Savona è risollevata da Federcaccia Provincia di Savona.
“Si tratta di un trasferimento illogico ed immotivato e portatore di ulteriori disagi per i cacciatori della Provincia – attacca Giuseppe Durante, presidente Federcaccia Savona – non ci sono parcheggi disponibili o servizi pubblici sufficienti tali da permettere l’accesso all’ente deputato alla gestione venatoria. Disagio che si aggiunge a tutti gli altri disagi burocratici volutamente e pretestuosamente necessari, introdotti nel corso degli anni da una visione politica della caccia come attività imbarazzante e trascurabile nella complessa gestione delle attività umane”.
“Seimila cacciatori, seimila cittadini chiedono di poter accedere ad un servizio dovuto con uguale decoro e dignità riservata alle altre attività gestite dall’ente provinciale – prosegue Durante -. I cacciatori rivendicano nel contesto attuale il loro ruolo non solo di persone e cittadini ma anche di coloro che hanno titolo e hanno l’esperienza a gestire l’ambiente naturale, che sono l’unica e attuabile barriera al contenimento di popolazioni di animali in espansione che vanno ad interferire in maniera pesante sia sulle attività umane sia sulla sopravivenza di altre specie di animali e dei quali sono nei fatti i protettori”.
“E’ una decisione da rivedere – conclude – voluta da chi non ha una visione realistica dell’ambiente che ci circonda, da chi non vuole vedere il ruolo che ha la caccia nell’utilizzo sostenibile della natura”.