[thumb:11972:l]Savona. Ha inaugurato questa mattina, al primo piano del Civico Mercato di Corso Mazzini, il progetto MAP, Museo Arti Primarie, presentato da Giuliano Arnaldi per conto del format culturale TribaleGlobale. Così nasce il presidio di Savona, il Mercato delle idee.
“Si comincia con una splendida mostra dedicata ad Aldo Mondino, Turcata – afferma l’assessore alla Cultura Ferdinando Molteni – Nello stesso momento a Savona ci sono ben quattro mostre d’arte di notevole livello: quella di Panseca, Giannici e soci al Priamàr; quelle di Farfa e Guttuso in Pinacoteca, quella di Mondino al mercato. Penso sia un record senza precedenti. Savona è sempre di più una città di cultura e arte. E questo grazie alla virtuosa collaborazione tra comune e privati”.
“Esistono moltissimi musei di arte contemporanea, molti musei archeologici, qualche museo etnologico, pochissimi musei di arti primitive – afferma Giuliano Arnaldi, sovrintendente del Museo – questi ultimi nei Paesi ex colonialisti (Francia, Belgio, eccetera) e negli Stati Uniti, ma (con la lodevole eccezione del quai Branly di Parigi) non esiste ancora nessun museo di arte primaria”. Prosegue Arnaldi: “Il termine arte primaria si va affermando essenzialmente in riferimento alle arti tribali extraeuropee, tra quanti ritengono che le culture definite primitive siano in realtà complesse, articolate e ricche di valore esattamente come le nostre, e che il termine primitivo sia quindi riduttivo se non offensivo. Il Map è prima di tutto una dichiarazione di curiosità, di rispetto e di passione verso le diversità, verso quegli altri che evochiamo quando abbiamo necessità di rafforzare la nostra identità e non consideriamo sufficiente l’uso del pronome noi – prosegue Arnaldi -. Senza soluzione di continuità e senza alcuna descrizione appiattita su ambiti etnografici o antropologici, nel progetto in questione scorrono insieme opere di grandi maestri del Novecento e maschere, sculture rituali, oggetti d’uso quotidiani provenienti dai quattro angoli del mondo, terrecotte precolombiane e reliquiari del Gabon, armi rituali malesi e vasi di Corinto e Creta: il contesto è però la dimensione della contemporaneità, dei nuovi linguaggi dell’arte e di chi li parla, i giovani artisti. l’intento non è quello di documentare in modo esaustivo, ma di aprire finestre sull’immaginario, nella direzione del vero Museo di Arti Primarie che per noi è il territorio nella sua interezza”.
“Anche l’idea di disperdere le opere in diversi luoghi – continua Arnaldi – invece che concentrarle è in qualche modo sovversiva, perché obbliga il visitatore a compiere un viaggio, a misurarsi con il contesto nel quale l’opera è collocata, a disporre del proprio tempo con ritmi diversi: il principio di fondo è quello di superare l’idea di arte per tutti e di pensare all’arte per ciascuno. Pensiamo infatti che un Museo debba essere il luogo che testimonia la traccia consapevole lasciata dalle generazioni impegnate a fare memoria per fare futuro: ecco perché non può che essere l’interezza del territorio, letta attraverso luoghi semplici e vivi, come un mercato, dove la testimonianza si definisce in modo dichiarato ed evidente”.
Lo spazio ospita una biblioteca di Arti Primarie e di Arte Moderna realizzata con i volumi della biblioteca Passaré e con la significativa presenza del Fondo Stelio Rescio acquisito circa un anno fa. I volumi si potranno consultare in loco. E’ presente un centro multimediale per la promozione e la produzione di videoarte e fotografia, Il Mercato delle Idee è inoltre la sede della web tv di TribaleGlobale. Strutturato come una casa, il Mercato delle idee ospiterà, sui muri e in mezzo ai libri, dibattiti ed eventi legati alle arti visive.
La mostra che inaugura lo spazio è “Aldo Mondino, Turcata”, a cura di Paola Bertolazzi, alle ore 18 di oggi. Terminerà il 30 giugno. E’ visitabile il venerdì, sabato e domenica dalle 10 alle 12 e dalle 16,30 alle 19 o su appuntamento.