Cronaca

Savona, operaio morto dopo caduta in porto: inchiesta contro ignoti

Gianni Genta

[thumb:11866:l]Savona. Proseguono le indagini sulla morte di Giovanni Genta, l’operaio spotornese di 54 anni deceduto per le ferite riportate cadendo da cinque metri d’altezza quando, mercoledì scorso, stava lavorando sul tetto dell’officina della società Funiviaria Alto Tirreno. Definito un operaio esperto, con trent’anni di esperienza alle spalle, era impegnato con altri due colleghi ad effettuare l’impermeabilizzazione del tetto.

Il rapporto stilato dagli ispettori della prevenzione sicurezza degli ambienti di lavoro dell’Asl 2 savonese è ora al vaglio della Procura, che ha aperto un fascicolo contro ignoti per omicidio colposo. Si fa intanto avanti l’ipotesi che ha causare la caduta dell’operaio sia stato un malore: la Tac cui l’uomo è stato sottoposto subito dopo il ricovero al San Martino di Genova (dove due ore dopo ha cessato di vivere) avrebbe evidenziato infatti un’estesa emorragia cerebrale di origini non traumatiche.

I funerali di Genta, sposato e padre di due figli, devono ancora essere fissati. “Ormai da tempo denunciamo una vera e propria emergenza per la sicurezza del lavoro nei porti, mentre il governo indebolisce le leggi in materia” sottolineano Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti, che chiedono con urgenza un incontro per impostare interventi comuni per garantire la sicurezza del lavoro portuale.