[thumb:11904:l]Provincia. I termini di pagamento per i bollettini della Cosap sui passi carrabili slittano dal 30 aprile al 30 settembre 2009. La proroga è stata decisa dal commissario prefettizio Mario Spanu, responsabile dell’amministrazione straordinaria dell’ente provinciale.
Nel frattempo la società Tecnocivis, incaricata dalla Provincia per la riscossione dei canoni sull’occupazione di spazi ed aree pubbliche, provvederà a verificare situazione per situazione i conteggi dei solleciti di pagamento recapitati dallo scorso marzo a quasi tremila famiglie nel Savonese. Agenti specializzati, in particolare, esamineranno le circostanze più contestate per giungere a ricomporre l’intricata casistica.
L’azione dei Comuni di Vezzi Portio e di Calizzano, guidati rispettivamente dai sindaci Alessandro Revello ed Enrico Mozzoni, e più a ponente del Comune di Garlenda con il primo cittadino Giuliano Miele, si è rivelata determinante nel mantenere accesi i riflettori sulla questione che interessa i numerosi destinatari degli avvisi di pagamento (da alcune centinaia a migliaia di euro per cartella) relativi all’occupazione, sino a cinque anni pregressi, degli accessi carrabili.
Durante il recente incontro pubblico al Cinema Verdi di Calizzano dedicato alla Cosap, il presidente della Tecnocivis, Lino Ferrari, ha annunciato la disponibilità a mettere in campo una squadra di tecnici per rivedere la quantificazione degli importi, che da più parti sono stati contestati per l’uso di coefficienti distorti. L’Assoutenti, intanto, per mezzo del presidente provinciale Gian Luigi Taboga, ribadisce di essere disponibile ad affiancare i cittadini che dovessero compiere eventuali azioni legali a tutela dei propri interessi.
Sarà quindi la nuova amministrazione provinciale, in carica dopo l’attuale fase di commissariamento, che si occuperà di gestire la faccenda della Cosap, visto che l’impellente scadenza del 30 aprile è stata spostata al 30 settembre. La nuova amministrazione di Palazzo Nervi dovrà chiarire con precisione quali siano i casi per i quali il canone è dovuto e quali no. Rimane, infatti, soprattutto l’incognita sugli accessi carrabili a raso: quando non c’è alcun manufatto che insista sulla strada provinciale, secondo il regolamento provinciale, nulla è dovuto; eppure anche chi rientra in questo caso si è visto arrivare a casa i bollettini di pagamento.