Economia

Riscossione Cosap: controlli caso per caso, scadenza rimandabile ad agosto

Passo carrabile

[thumb:11396:l]Provincia. Si prospetta uno slittamento al prossimo agosto dei termini di pagamento per la Cosap, di modo che sarà la nuova amministrazione provinciale in carica a dirimere la spinosa questione dei solleciti recapitati a quasi tremila famiglie savonesi per l’occupazione, sino a cinque anni pregressi, degli accessi carrabili. Il procedimento di riscossione avviato dalla Tecnocivis, costellato di contestazioni, si avvia verso una frenata che possa consentire la concertazione prima di azioni giudiziarie collettive.

Il canone di occupazione di spazi ed aree pubbliche e i bollettini di pagamento sono stati oggetti di un incontro pubblico che si è svolto ieri sera al cinema Verdi di Calizzano, con la partecipazione del responsabile provinciale di Assoutenti, Gian Luigi Taboga, dell’avvocato dell’associazione stessa, Andrea Lucido, del sindaco di casa Enrico Mozzoni e di numerosi amministratori da tutto il territorio savonese. Altissima l’affluenza di pubblico. La presenza del presidente della Tecnocivis, Lino Ferrari, ha reso l’appuntamento foriero di nuove prospettive per la soluzione del problema.

Il dirigente della partecipata dell’ente provinciale ha garantito che specialisti incaricati si metteranno al lavoro per districare la matassa dei solleciti, esaminando caso per caso se vi siano state imprecisioni nei conteggi delle somme e se queste siano effettivamente richiedibili. Nel frattempo, la scadenza per i pagamenti (nelle cartelle recapitate segnata al 30 aprile) dovrebbe essere spostata ad agosto, sotto la supervisione della giunta che andrà al timone di Palazzo Nervi dopo l’attuale fase di commissariamento.

“E’ stato un incontro positivo, non solo informativo ma anche e soprattutto efficace – osserva Gian Luigi Taboga – Si va verso una soluzione concordata, nello spirito della riforma Brunetta tesa a scongiurare contenziosi tra privati e pubblica amministrazione. I colloqui avuti con il presidente della Tecnocivis ci fanno ben sperare che vengano applicati adeguamenti e correttivi alla Cosap anche in futuro. La società che ha il compito della riscossione, ora, farà un esame delle incongruenze che sono state segnalate sui calcoli e sull’applicazione, molto criticata, di interessi e more”.

“Abbiamo riscontrato buona volontà e l’orientamento verso la concertazione – assicura il responsabile di Assoutenti – Si vuole evitare che la questione abbia strascichi giudiziari, ferma restando la facoltà del singolo cittadino di perseguire il proprio eventuale ricorso. Occorre ricordare che molti dei destinatari dei solleciti di pagamento relativi ai passi carrabili non hanno mai ricevuto in passato adeguate comunicazioni o avvisi”.

Restano ancora sul tavolo, da passare al vaglio, alcune situazioni per le quali il canone non sarebbe dovuto. Per esempio, il caso degli accessi carrabili a raso: quando non c’è alcun manufatto che insista sulla strada provinciale, secondo il regolamento provinciale (articolo 24) nulla è dovuto. Da sviscerare a fondo, inoltre, i coefficienti adottati dalla Tecnocivis nel conteggio delle somme, messi in dubbio da numerosi cittadini e amministratori locali. Lo scorso 9 aprile il Comune di Garlenda, su iniziativa del sindaco Giuliano Miele e del vicesindaco Silvia Pittoli, aveva riunito in assemblea pubblica i rappresentanti istituzionali delle località limitrofe per un’azione condivisa nei confronti della Provincia. I Comuni dell’entroterra albenganese avevano risposto coordiatamente dando voce alle istanze delle rispettive cittadinanze.