Regione, Settimana della Cultura: alla riscoperta degli archivi scolastici

Scuola

[thumb:3405:l]Regione. Archivi scolastici fonti di storia locale e nazionale, memoria collettiva di insegnanti e studenti e del territorio. La Regione Liguria, nella Settimana della Cultura, ne ha avviato la riscoperta. La pagina di un quaderno a righe della scuola elementare è la locandina della giornata di studi che si è svolta nella sede di piazza De Ferrari per presentare il primo progetto di censimento degli archivi scolastici liguri insieme con la Soprintendenza Archivistica per la Liguria, la Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università degli Studi di Genova, in collaborazione con l’Archivio ligure della Scrittura Popolare.

E’ stata sottolineata l’importanza di questo patrimonio, scarsamente conosciuto e l’obiettivo di arrivare a informazioni puntuali sulla documentazione esistente sparsa da qualche secolo nelle scuole del territorio. Atti amministrativi, documenti sull’attività didattica e da materiali diversi. L’archivio scolastico è infatti il luogo dove si sedimentano la memoria, le relazioni tra la scuola e la società, tra il corpo docente e gli studenti.

E’ la prima volta, ha ricordato l’assessore alla Cultura Fabio Morchio, che viene avviata una ricognizione estesa a tutti gli istituti scolastici liguri (250 all’inizio del progetto, qualcuno in meno oggi, dopo gli accorpamenti), considerando i materiali degli archivi storici scolastici come un bene culturale.

L’intervento, come ha illustrato Francesca Imperiale della Soprintendenza Archivistica della Liguria, responsabile del progetto, svolge una funzione vitale, in grado di raccordare aspetti di conoscenza e salvaguardia, pur tenendo conto delle criticità, e delle difficoltà economiche e di organico della la scuola.

Degli archivi considerati come archivi per lo studio delle culture scolastiche, educative, didattiche, pedagogiche, e della loro memoria storica come base di un’identità comunitaria. ha parlato Ambrogio Delfino dell’Ufficio Scolastico regionale.
Delfino ha citato trasmissione televisiva “Quelli che il calcio’, che all’epoca della conduzione di Fabio Fazio, aveva individuato nei documenti nell’archivio scolastico (la pagella, il giudizio dell’insegnante) un filone di memoria interessante a uso di spettacolo.

Davide Montino della Facoltà di Scienze della Formazione ha definito l’archivio scolastico quasi un museo del vissuto collettivo, anche quando tratta di materiali “minori”, considerati freddi documenti burocratici.
Leonardo Sciascia fu il primo a segnalare l’importanza del registro scolastico come occasione di memoria e di commento in uno dei racconti di `Le parrocchie di Regalpietra’.
Dalle note di insegnanti e maestre sui registri scolastici tra Otto e Novecento emergono tante storie minori, dirette e testimoniali che riflettono le condizioni di vita piccoli centri isolati dell’entroterra, di centri industriali, che raccontano storie personali come il viaggio, la casa, gli affetti, l’angoscia dei bombardamenti.

La ricognizione sugli archivi, coordinata da Iolanda Bovani e Antonella Frassinelli, consentirà, entro il 2010, di conoscere la consistenza quantitativa e il contenuto dei fondi archivistici conservati nei singoli istituti liguri.Le risultanze del progetto saranno immediatamente fruibili tramite le banche dati nazionali archivistiche.