Meno separazioni, più servizi di mediazione familiare

Genitori

[thumb:11858:l]Provincia. Tendenza in calo per le separazioni coniugali in provincia di Savona. Secondo i dati forniti dal tribunale civile di Savona sulle cessazioni di convivenza tra le coppie sposate, il 2008 ha registrato 430 atti consensuali, contro i 522 del 2007, e 152 atti giudiziali, ben 96 in meno rispetto all’anno di riferimento precedente. Per quanto riguarda lo scioglimento legale dei matrimoni, si può rilevare che i divorzi congiunti (basati su accordi dei coniugi) prevalgono su quelli giudiziali (sanciti secondo determinazioni dell’autorità giudiziaria): i primi, l’anno scorso, sono stati 294, i secondi invece 219.

Nonostante la diminuzione delle separazioni, i casi rimangono sempre numerosi ed i problemi legati alla conflittualità della coppia spingono i coniugi a cercare forme di aiuto. Lo dimostra il successo del servizio di mediazione familiare che il Distretto Sociosanitario Finalese, nell’ambito dei fondi del progetto regionale Liguria Famiglia, ha attivato dal 6 marzo scorso. In poco più di un mese 10 coppie si sono rivolte alla psicologa e all’operatrice consultoriale messe in campo dal Distretto.

Il servizio, per un totale di 12 ore settimanali negli ambiti territoriali, rappresenta la risposta ad un’emergenza. “L’opera di mediazione familiare – conferma Gianmario Massazza, presidente del Distretto Sociosanitario – è un aiuto alle coppie che vivono fasi critiche e che, volendo porre fine alla vita comune, si trovano davanti a problemi ostici come l’affidamento, l’accordo economico, la sistemazione abitativa, vissuti intensamente dal punto di vista anche psicologico. Si tratta di un servizio che va nella direzione, soprattutto, della tutela dei minori coinvolti”.

La mediazione familiare offerta dal Distretto Finalese è un’attività svolta in coordinamento con il Dipartimento materno-infantile dell’Asl, secondo linee guida che vedono nella promozione di progetti innovativi l’ampliamento degli interventi sociali a favore delle famiglie. Nello stesso quadro progettuale si inserisce un’altra iniziativa che va di pari passo alla mediazione: il sostegno alla genitorialità, prestato per un totale di cinque ore settimanali, alle giovani coppie alle prese con la crescita del loro primo bambino. Il servizio è destinato a genitori in condizione di disagio sociale, economico e relazionale.