[thumb:11519:l]Savona. Aveva avviato un florido commercio elettronico di sostanze anabolizzanti. Illegali le modalità di vendita ma, soprattutto, illegali i prodotti farmacologici che spediva a clienti di tutta Italia. La fornitura di pasticche e polverine per sportivi dell’eccesso è stata stroncata dagli agenti della squadra mobile di Savona. E’ così finito in manette Alessandro Bonazza, 29 anni, ferrarese originario di Codigoro ma residente a Comacchio.
Gli uomini della polizia di Savona hanno cominciato ad indagare sul suo conto qualche tempo fa. L’inchiesta è scaturita incidentalmente; gli agenti, impegnati in tutt’altro genere di accertamenti, hanno perquisito l’abitazione di un savonese appassionato di cultura fisica che si è poi rivelato essere un acquirente di Bonazza: scandagliando le email archiviate in un computer hanno constatato l’esistenza di una sospetta compravendita di sostanze dopanti.
Secondo quanto ricostruito, Bonazza utilizzava la posta elettronica per tenere i contatti con decine di clienti nell’intera penisola, si faceva arrivare dall’estero i prodotti illeciti quali testosterone o altre sostanze gonfia-muscoli oppure anche anoressizzanti, quindi li rivendeva recapitandoli con spedizione postale. Una trentina gli acquirenti delle sostanze identificati, che non badavano a spese, arrivando a sborsare anche 400 euro per confezione.
Un traffico ingente, secondo gli inquirenti, che vedeva Slovenia, Spagna e Thailandia come principali aree di approvvigionamento. Il ferarrese faceva da intermediario e tutto rigorosamente via email: acquistava dai Paesi stranieri per rivendere in Italia agli appassionati di bodybuilding e di attività fisiche estreme; spacchettava e impacchettava in un vorticoso giro di ordinativi e spedizioni. I corrispettivi in denaro giravano tramite bonifici Western Union o carte di credito prepagate.
[image:11520:r]La polizia di Ferrara ha collaborato a stretto contatto con i colleghi di Savona. I poliziotti hanno intercettato un pacco proveniente dalla Slovenia con 120 pastiglie di Dianabol, uno dei più noti steroidi anabolizzanti, che doveva essere consegnato a Bonazza. E’ stato poi individuato un pacco che lo stesso ventinovenne aveva inviato a Lentini (Siracusa) e un altro destinato a Gallipoli (Lecce): all’interno, immancabilmente, farmaci illegali.
La perquisizione domiciliare, infine, ha permesso di scoprire una sorta di magazzino farmaceutico fuori legge. Nella casa dell’uomo sono state trovate complessivamente una trentina di fiale di nandrolone, sei scatole di Testovis 100, tre di Testoviron 250 e due di Proviron 50, nonché 500 pastiglie di Decadurabolin. Alcune pasticche sono ancora da identificare. Bonazza dovrà ora rispondere all’autorità giudiziaria di commercio illegale di farmaci anabolizzanti. Ma dovrà anche spiegare perché abbia detenuto e rivenduto sostanze che, per i loro principi attivi, sono acquistabili soltanto diestro ricetta medica.



