Economia

Contributi alle imprese turistiche, Cappelluto: “Sono insufficienti”

Bandi imprese: incontro Camera di Commercio

[thumb:11841:l]Savona. “I fondi che stanzia la giunta regionale per le imprese turistiche non sono sufficienti”. Franca Roveraro Cappelluto, direttrice del villaggio Loano 2 e vicepresidente dell’Unione Provinciale Albergatori, chiede maggior sforzo economico a favore delle strutture ricettive. “Non bastano una ventina di milioni di euro per tutta l’area ligure: la Regione deve intervenire con forti investimenti sulle imprese esclusivamente turistico-alberghiere, per favorire la riqualificazione e la promozione”.

Franca Cappelluto, che a giochi fatti affiancherà Luciano Pasquale nel cda della Banca Carisa, ha partecipato questa mattina al convegno organizzato dalla Camera di Commercio savonese per illustrare i contributi – 22.805 milioni di euro – previsti dalla Regione a favore di alberghi, stabilimenti balneari, campeggi e altre attività del comparto. All’incontro erano presenti l’assessore regionale al turismo Margherita Bozzano, il presidente camerale Giancarlo Grasso, i responsabili regionali dell’attuazione degli incentivi Marcello Carli e Antonella Grassi e Carlo Basso e Andrea Storace, funzionari della Filse Spa.

Dal prossimo 30 giugno le imprese turistiche savonesi avranno la possibilità di presentare le domande per accedere a tre tipologie di contributi regionali: a fondo perduto, in conto interessi e rimborsabili. Fondi stanziati dalla giunta della Regione per aiutare le imprese che navigano a vista nella crisi economica, alle prese con gravi problemi di liquidità.

Fabrizio Fasciolo, presidente dell’Ascom di Finale Ligure, è del tutto insoddisfatto: “E’ uno schiaffo alla categorie dei commercianti. Come al solito e come del resto è nella classificazione regionale dei pubblici esercizi, i commercianti non vengono considerati dal punto di vista turistico. Con massimo rispetto per il lavoro delle stutture ricettive, la Regione non può continuare a considerare imprese turistiche soltanto gli alberghi, bagni marini e derivati”. “Anche i negozi e le attività commerciali sono motivo di destinazione turistica – aggiunge Fasciolo – i visitatori scelgono la località in base a come possono impiegare il loro tempo libero. E’ impensabile che le discoteche, che attirano migliaia di giovani in Riviera, siano escluse dall’orizzonte degli interventi regionali”.

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