[thumb:9956:l]Regione. In relazione a quanto apparso recentemente su alcuni media nazionali e locali a riguardo delle norme di salvaguardia e tutela della fascia costiera, ed in particolare delle limitazioni all’ancoraggio delle imbarcazioni, l’assessore all’Ambiente della Regione Liguria Franco Zunino precisa che “Su scala locale l’ancoraggio delle imbarcazioni da diporto, quando intensivo e non regolato, può rappresentare effettivamente, in alcuni specifici e circoscritti casi, una minaccia per la conservazione delle praterie di Posidonia oceanica e di altri ecosistemi costieri, a causa delle azioni meccaniche operate sul fondale dagli attrezzi utilizzati quali ancore, catenarie, corpi morti”.
“Come desumibile dalla consistenza della flotta diportistica” prosegue Zunino, “la frequentazione delle unità da diporto in Liguria è sicuramente un fenomeno rilevante, di grande importanza nel settore turistico-ambientale e da non sottovalutare. Occorre naturalmente evitare generalizzazioni, in quanto tale criticità emerge unicamente nei siti in cui ad una forte pressione in termini di presenza di imbarcazioni corrisponde anche una potenziale vulnerabilità ambientale, dovuta alla presenza di habitat, di particolare valenza ambientale e sensibili a questo tipo di disturbo”.
“A questo scopo la Regione Liguria” spiega Zunino, “sta conducendo specifici approfondimenti per individuare le situazioni realmente critiche. L’attenzione si sta focalizzando su una decina di siti, comunque di limitatissima estensione rispetto ai fondali normalmente frequentati dai diportisti. La soluzione per queste aree non sarà improntata al divieto, ma alla regolamentazione: la sosta delle imbarcazioni sarà sempre comunque possibile, tramite l’adozione di soluzioni tecniche compatibili, già ampiamente utilizzate con successo in molte altre costiere del Mediterraneo, vale a dire sistemi di ormeggio rispettosi della biodiversità dei fondali”.