Con molte perplessità e con l’unico obiettivo di salvare quaranta posti di lavoro abbiamo approvato la variante urbanistica della fabbrica Testa; personalmente come ambientalista, ho digerito l’amaro boccone di 50.000 metri cubi di cemento anche per la previsione di 150 alloggi ad edilizia convenzionata.
Oggi i presupposti che ci hanno spinto a questo voto vengono a mancare, pensare che i lavoratori possano fare tutti i giorni per anni il tragitto Albenga Garessio è impensabile, del resto nessuna altra amministrazione, fatta eccezzione il Comune di Albenga, si è resa disponibile per offrire un luogo idoneo ad ospitare la fabbrica Testa.
Anche se il Partito del Cemento è favorevole a priori alla cememntificazione della regione Carrà senza se e senza ma, noi ribadiamo l’opzione CEMENTO ZERO per Albenga che troverà sua logica conclusione del PUC perche in Liguria dal 1995 ad oggi abbiamo cemetificato il 45% del territorio (contro il 17% del la media nazioonale) e abbiamo 65.000 case sfitte. Dobbiamo portare avanti uno sviluppo sostenibile consumando meno suolo per non distruggere le caratteristiche naturali e paesistiche del Ponente Ligure e non impoverire ulteriormente la nostra maggiore fonte di reddito: l’agricoltura.
Carlo Tonarelli,
Consigliere Albenga C’ è
Agenda 21 Locale Albenga