Scorci di quartieri savonesi in mostra a Palazzo Sisto

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[thumb:11173:l]Savona. La Chiesetta di San Martino di Lavagnola, le Torri del Brandale, il tempietto Boselli, il Santuario di Loreto e tanti altri luoghi cari ai savonesi potranno essere ammirati a partire da sabato 21 marzo, alle ore 17:00, con l’inaugurazione della mostra di Aurelia Trapani, nell’atrio del Palazzo Civico. La mostra, con orario tutti i giorni dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 18, resterà aperta fino al 27 marzo e si avvale del patrocinio del Comune di Savona, Assessorato alla Cultura e Assessorato ai Quartieri, a cura della associazione “Aiolfi”.

Afferma l’assessore ai quartieri Francesco Lirosi: “Nell’ambito di un ampio programma artistico e culturale, che annovera diverse conferenze della dr.ssa Silvia Bottaro, la IV^ edizione di “Curiosando tra i Quartieri” e mostre di fotografia e di pittura, vengono illustrate alla cittadinanza, ed alle scolaresche, le grandi bellezze, di ieri e di oggi, della nostra città. Tra le iniziative, questa mostra di lavori di Aurelia Trapani offre uno scorcio dei quartieri cittadini. Vengono ritratti monumenti ed angoli caratteristici di Savona, da Zinola a Legino, da Villa Faraggiana alla antica chiesetta di San Martino, dal Santuario alla Certosa di Loreto. Savona appare in tutta la sua varietà e le opere esposte paiono unire i cittadini, in un abbraccio di cultura e di aggregazione sociale. I vari quartieri ci insegnano ad amare il luogo dove viviamo, ad unire le genti, ad aggregarci tutti sotto il simbolo della Torretta. Nuovamente l’amministrazione comunale, questa volta grazie ad Aurelia Trapani, ci fa vivere i nostri luoghi più belli, rinnovando impulso a quanti desiderano preservare la città e consegnarla, più ricca di umori sociali e meglio conosciuta, alle giovani generazioni”.

Ferdinando Molteni, assessore alla Cultura, sottolinea: “Il Paesaggio e la poesia. Nello spazio che intercorre tra queste due parole è racchiusa l’arte di Aurelia Trapani. E’ un modo di guardare il mondo, gli spazi degli uomini e quelli della natura, le storie e i miti, persino le maschere e le tradizioni, che appassiona, quello di Aurelia Trapani. Sa cogliere, l’artista, un particolare, un motivo, una luce, a volte soltanto una linea d’orizzonte, che rendono unico il dipinto e impossibile da attribuire ad altri. Si, perchè Aurelia Trapani, pur frequentando la frequentatissima pittura di paesaggio, riesce ad essere subito, a colpo d’occhio, riconoscibile. E’ una dote rara, frutto di anni di apprendistato e di una tenace vocazione alla pittura. La produzione di Aurelia Trapani è tuttavia articolata. Tanti i temi da lei affrontati, i motivi, gli spunti. Eppure, per me, Aurelia Trapani è essenzialmente la pittrice dei fondali marini. Quei dipinti sono il frutto di un’intuizione straordinaria, resa con efficacia dal suo gusto per il colore e da quel suo stare al limitare tra formale ed informale. Nei suoi fondali marini mi pare ci sia un po’ tutta la poetica di Aurelia Trapani, la sua ricerca di un paesaggio originale, di una prospettiva personale e nuova. Nei suoi colori sottomarini c’è, infine, tutta la sua voglia di libertà dalle costrizioni della pittura formale. E forse anche la sua voglia di evasione in un mondo che, pur reale, diventa tuttavia sognato. Un mondo nel quale è bello lasciarsi condurre”.