[thumb:1204:l]Savona. Ricettazione e violazione del diritto d’autore. Queste le pesanti accuse che erano state rivolte a due professionisti savonesi. La guardia di finanza, nel corso di un’ispezione, aveva infatti scoperto nel loro studio alcuni programmi informatici non originali, facendo scattare la denuncia alla procura della Repubblica.
Nel corso del dibattimento, però, l’accusa di ricettazione è caduta, mancando le prove della provenienza illecita del software, ed anche la tesi accusatoria riguardante la violazione del diritto d’autore è venuta meno, essendo basata sulla mancanza del bollino Siae. Infatti, secondo una sentenza della Corte di giustizia europea l’assenza del contrassegno non costituisce (per ora) reato, visto che le autorià italiane non hanno ancora notificato alla comunità europea quanto contenuto nelle norme sul diritto d’autore informatico. I due professionisti sono stati quindi assolti.