Polizia online: l’Agente Lisa sbarca su Messenger

Polizia Postale

[thumb:1175:l]Savona. Da oggi entra in servizio l’Agente Lisa, il contatto virtuale della polizia di Stato che risponde in diretta al cittadino in materia di passaporti attraverso la messaggistica istantanea. “Il tutto ha lo scopo di rendere ancora più vicina la polizia ai cittadini – spiega il capo di gabinetto della Questura di Savona, Massimo Molinari – Grazie alla collaborazione con Microsoft Italia, la polizia di Stato è il primo ente pubblico in Italia a dotarsi di un software dedicato che, utilizzando Windows Live Messenger, offre in modo semplice e rapido tutte le informazioni legate al documento per l’espatrio”.

Per chi vuole ricevere indicazioni sul rilascio o sul rinnovo del passaporto, sulla documentazione necessaria per recarsi negli Stati Uniti o su come espatriare con i propri figli, basterà aggiungere tra i propri contatti di Messenger l’indirizzo agente.lisa@poliziadistato.it e 24 ore su 24, sette giorni su sette, un agente di polizia virtuale offrirà tutte le necessarie informazioni. Grazie inoltre all’integrazione con la piattaforma di mappe online di Microsoft, Virtual Earth, sarà possibile visualizzare su una cartina dettagliata l’ubicazione della Questura più vicina e i relativi orari di apertura.

La collaborazione tra polizia italiana e Microsoft nasce nel 2006 con la realizzazione del primo commissariato virtuale in Europa, il “113 online”, dove gli utenti possono inoltrare denunce di segnalazioni via web per i reati. La scelta di Windows Live Messenger, una naturale conseguenza di una collaborazione di successo, è stata motivata dalla grande diffusione dello strumento nelle fasce d’età giovanili. Un vasto ma preciso target di utenti che utilizza questo mezzo per oltre tre ore al giorno e che da oggi potrà interagire con la polizia di Stato con il proprio “linguaggio”.

Sempre al 2006 risale un’ulteriore importantissima partnership tra Microsoft e polizia postale nel campo della navigazione protetta per i minori. Microsoft ha donato, infatti, la piattaforma software denominata CETS (Child Exploitation Tracking System – Sistema di tracciamento contro la pedopornografia). CETS consente ormai da anni alla polizia postale di tracciare eventuali tentativi di pedopornofilia in rete e di indagare con maggior efficacia gli individui e i siti Internet sospetti.