[thumb:10886:l]Savona. Se i fatti ricostruiti dagli investigatori verranno avvalorati in sede giudiziaria, sarà il principio della retroattività della legge penale più favorevole a risparmargli pene molto severe. Il caso di F.S., 38 anni, infatti, rientra in pieno nella fattispecie dello “stalking” ma sarà giudicato in base alla precedente normativa, che prevedeva l’arresto sino a 6 mesi e poco più di 500 euro di multa, e non in base al decreto legge in materia di contrasto alla violenza sessuale e agli atti persecutori entrato in vigore lo scorso 23 febbraio, perché con l’ormai noto 612 bis l’uomo rischierebbe la reclusione da 6 mesi a 4 anni.
L’episodio di stalking è stato scandagliato dalla squadra mobile della polizia savonese, che ha raccolto la denuncia di una donna, ossessionata dall’ex fidanzato, F.S. appunto, in una catena di accanimento e persecuzione. Gli accertamenti degli agenti hanno preso le mosse dall’incendio di un’autovettura avvenuto il 16 gennaio scorso in via Fratelli Grondona: il proprietario della macchina ha ipotizzato che l’autore del gesto incendiario fosse l’ex compagno della sua attuale ragazza, bersagliata da telefonate e sms indesiderati.
Una serie di accertamenti ha dimostrato che il trentottenne F.S., incapace di rassegnarsi alla fine del rapporto, pedinava in auto e a piedi la sua ex. La seguiva fin sotto casa e sul luogo di lavoro, le si parava davanti con sguardi di sfida, le telefonava da utenze fisse e da cellulari ad ogni ora del giorno e della notte. E, immancabilmente, la inondava di messaggini. Spesso rivolgendole frasi dal tono non solo ossessivo, ma anche minaccioso.
Non pago della persecuzione messa in atto, F.S. ha anche impiegato la sua nuova fidanzata come “picchiatrice”: l’ha cioè indotta a tendere un agguato in piena regola alla sua ex. La giovane assalitrice ha aspettato che la donna uscisse dalla sede di lavoro e le ha sferrato alcuni colpi al volto. La malcapitata, riportando un trauma contusivo allo zigomo destro (quattro giorni di prognosi), è corsa in Questura per raccontare l’accaduto e sporgere denuncia.
La polizia ha formulato nei confronti del trentottenne l’accusa di violenza privata e molestia e disturbo alle persone, aggiungendo poi quella di concorso in lesioni personali. Mercoledì scorso il gip del tribunale di Savona Donatella Aschero ha disposto a carico dell’uomo un divieto di dimora a Savona e ad Albisola Superiore, ossia nei luoghi frequentati abitualmente dell’ex fidanzata. Domani lo “stalker”, indagato in stato di libertà, sarà interrogato dal magistrato. Ancora da verificare la sua reale responsabilità nell’incendio dell’auto da cui è partita l’indagine.