[thumb:2844:l]Finale Ligure. La mediazione portata avanti dalla Regione Liguria alla fine ha premiato. Legambiente ha infatti ritirato il ricorso al Tar sulle aree Piaggio di Finale Ligure, che aveva di fatto bloccato l’iter di riconversione urbanistica della zona e il conseguente trasferimento dell’azienda a Villanova d’Albenga.
A portare avanti la trattativa è stato in prima persona lo stesso presidente della Regione Liguria Claudio Burlando, oltre agli assessori allo sviluppo economico e urbanistica Renzo Guccinelli e Carlo Ruggeri. “Ci siamo impegnati in un confronto con le parti – ha ricordato Burlando – perché ci sembrava inammissibile rischiare un lungo contenzioso giuridico di fronte ad un imprenditore disposto ad investire e assumere, fiduciosi che un punto di incontro poteva essere trovato”.
Burlando ha ricordato di avere formulato un “appello” su tre questioni. La prima rivolta alle parti, impresa, Legambiente e sindacati, per trovare un’intesa. La seconda riguarda il Demanio, contattato da Burlando ancora ieri, dal quale dipende il perfezionamento della operazione che consentirà a Piaggio di realizzare il nuovo stabilimento a Villanova, con un investimento di 140 milioni di euro. La terza è la disponibilità della Regione Liguria a definire una forma di finanziamento destinata alla ricerca (ci sono fondi Fas per 25 milioni a questo proposito) in vista dell’apertura di un centro da parte di Piaggio destinato alla progettazione di nuovi motori e di un nuovo aereo. Attualmente varie località del ponente ligure si stanno offrendo come sede di questo centro, tra cui Finale e Savona. “Una cosa buona – ha commentato Burlando – in un momento di crisi e in cui comunque in genere prevalgono i “no” verso quasi ogni iniziativa di sviluppo. Qui si tratta di centinaia di ricercatori che verrebbero a lavorare in Liguria”.
Stefano Sarti di Legambiente ha sottolineato come il tratto forse più qualificante del punto di incontro raggiunto sia “il tavolo per valutare passo dopo passo gli impatti ambientali, energetici e urbanistici dell’intervento che sarà realizzato a Finale”. Legambiente ha sottolineato come dall’intesa per la Piaggio può ora partire un “nuovo inizio” nei rapporti tra sindacati e ambientalisti per armonizzare sviluppo e sostenibilità.
Soddisfatto dell’accordo Renzo Miroglio, della Cgil regionale, il quale ha ricordato la “testardaggine” dei lavoratori nell’azione in questi anni per salvare la fabbrica e favorirne lo sviluppo. “Ora – ha detto – il rapporto con Legambiente proseguirà perché la crisi richiede la definizione di un modello produttivo diverso”. Apprezzamenti sono stati manifestati anche dalla Cisl di Savona.
L’amministratore delegato di Piaggio, l’avvocato Alberto Galassi, ha ricordato che sono coinvolte 1560 famiglie dei lavoratori in una operazione di sviluppo in cui l’azienda crede molto, e ha ringraziato Burlando per il ruolo svolto dalla Regione “anche al di là delle sue competenze”. Galassi ha ribadito che l’operazione che ora sarà monitorata non ha nulla a che vedere con una “cementificazione”, giacché oggi lo stabilimento di Finale occupa 350 mila metri cubi, mentre le nuove realizzazioni, che libereranno il lungomare di Finale, riguardano 210 mila metri cubi. Inoltre dall’alienazione di queste aree Piaggio non ricaverà – anche per le negative condizioni del mercato immobiliare – tutte le risorse necessarie a realizzare il nuovo stabilimento. “Ma lo sosterremo con altre nostre risorse – ha affermato Galassi – poiché crediamo nella qualità delle nostre produzioni. E in questi anni abbiamo dimostrato che la buona capacità di produrre vince alla fine sulle speculazioni della new economy e su quelle immobiliari…”.