[thumb:9674:l]Savona. Vertice questa mattina all’Unione Industriali di Savona in vista della scadenza, il prossimo 23 marzo, della cassa integrazione a rotazione per 20 lavoratori dell’azienda farmaceutica Testa di Albenga. I sindacati di categoria hanno reso noto che è fissato per il 17 marzo un nuovo incontro, alla presenza della Regione Liguria, nel quale verrà chiesta la misura della cassa integrazione in deroga, con l’obiettivo di passare ad una cassa integrazione straordinaria non appena si conoscerà il futuro piano industriale.
Al centro dell’incontro anche il trasferimento della fabbrica. Infatti, dopo il via libera da parte del consiglio comunale ingauno alla delocalizzazione a Pieve di Teco con un cambio di destinazione d’uso delle aree a scopo residenziale, nei giorni scorsi è arrivato lo stop del Comune imperiese, che sembrava essere pronto ad accogliere lo stabilimento nell’ambito di un accordo complessivo sia sul rilancio industriale che sulla salvaguardia dei posti di lavoro.
I sindacati hanno espresso preoccupazione sulla vicenda, e parlano così dell’ipotesi trapelata in questi giorni di un possibile trasferimento dell’azienda a Vado Ligure, dopo che la proprietà ha preso contatti con il Comune vadese: “Non credo che una delocalizzazione a Vado Ligure della Testa sia possibile – afferma Giorgio Cepollina della Femca-Cisl -, inoltre ora come ora il contesto produttivo vadese è al quanto complesso per una operazione di questo tipo”.