[thumb:827:l]Ponente. Non basta la carta di identità, ci vuole anche una tessera di riconoscimento supplementare. La SAR Autolinee Riviera, come altre società di trasporto pubblico italiane, prevede un documento che possa identificare univocamente il viaggiatore munito di abbonamento, ma per alcuni utenti dei bus si tratta di un tesserino superfluo e, anzi, di una spesa maldigerita.
Lo spiega Maria, di Andora, che se la prende con le modalità con cui la SAR fornisce il titolo di viaggio mensile ai passeggeri: “Disapprovvo con fermezza l’impiego della tessera di riconoscimento che obbligatoriamente si deve avere e rinnovare ogni anno. Questa tessera è naturalmente a carico dell’utente, il quale non usufruisce di nessun vantaggio, né rimborsi, né sconti. E tra l’altro di recente è stato aumentato il prezzo dell’abbonamento”.
“E’ un vero e proprio abuso, pertanto la società a verificare l’idoneità del regolamento – aggiunge la viaggiatrice – Noi utenti non lo troviamo corretto: è uno dei tanti modi per far cassa”. “Dal momento che il nostro Paese prevede la carta d’identità come documento di riconoscimento – conclude – non trovo nessuna motivazione legittima per l’esistenza di una tale tessera”.
