[thumb:4619:l]Albenga. Un ampio piano di sviluppo, predisposto in due mesi di lavoro da una commissione appositamente costituita. E’ il gancio di traino che la Coldiretti savonese intende assicurare alla cooperativa L’Ortufrutticola, fondamentale espressione del comparto agricolo ponentino in cerca di rilancio. In vista dell’elezione degli organi sociali della cooperativa, l’associazione di settore non intende scoprire le sue carte, ma preferisce fornire indicazioni sulle strategie di sviluppo del mondo contadino albenganese.
Una commissione, composta da dirigenti e soci della cooperativa, ha svolto una serie di incontri (tra cui quello con i responsabili dei settori amministrativo e commerciale) e infine ha provveduto a stilare un programma che a giudizio della Coldiretti contiene i punti di rilancio della struttura per renderla adeguata alle esigenze degli associati.
“Emerge senza dubbio che una struttura come L’Ortofrutticola sia oggi importante per l’economia della piana Iingauna e ancor di più lo sarà per il futuro, in quanto oggi vi è l’esigenza di un modello di agricoltura che accorci la filiera e persegua con forza i valori di una agricoltura distintiva, identificata, sicura, legata fortemente al nostro territorio ligure e capace di sfuggire ai criteri di sostituibilità dei prodotti che i processi di globalizzazione inevitabilmente portano con sé” afferma Marco Allaria Olivieri, direttore della Coldiretti Savona.
“La cooperativa – prosegue – deve mettere quindi in atto iniziative utilizzando i mezzi e le risorse di cui potrà nuovamente disporre per centrare il suo obbiettivo: essere competitiva sui mercati per dare ritorno economico e sviluppo ai soci utilizzando quale leva di marketing le produzioni di eccellenza del nostro territorio, andando così incontro alla crescente domanda dei consumatori”.
La cooperativa albenganese ha visto per gli ultimi tre mandati la presidenza affidata a Marco Ansaldi, iscritto della Coldiretti. Consapevole della forte rappresentatività sul territorio provinciale savonese, i vertici dell’associazione di categoria (smentendo qualsiasi ipotesi di defezione) si dicono pronti a rinnovare la sfida “per dare alla cooperativa un direttivo che sappia farsi carico degli impegni futuri”.