Albenga, all’Ambra lo show di Paolo Hendel

Paolo Hendel

[thumb:11270:l]Albenga. Ultimi spettacoli per la stagione di prosa del Teatro Ambra ad Albenga. Venerdì 27, alle 21,00, di scena Paolo Hendel, quindi domenica 29 pomeriggio, alle 16,00, il Teatrino dell’Erba Matta (replicato lunedì 30 alle 10,00). Chiusura serale all’insegna delle risate, dunque, con la nuova produzione e il ritorno sulle scene del popolare comico toscano Paolo Hendel. Lo spettacolo si intitola “Il tempo delle susine verdi”, scritto dallo stesso Hendel con Piero Metelli. Le musiche originali, di Ranieri Sessa, sono eseguite dal vivo da Ranieri Sessa (chitarra), Amedeo Ronga (contrabbass), Stefano Rapicavoli (batteria) e Stefano Negri (sax).

Filo conduttore di questo nuovo monologo di Paolo Hendel è il tema dell’amore: ricordi di scuola, suggestioni, favole rivisitate, versi immortali, battute da osteria, invenzioni surreali e bizzarre storie di quotidiana umanità. Da Platone a Neruda passando per Amedeo Minghi. Dell’attualità politica si occupa Carcarlo Pravettoni, l’industriale cinico e baro, il noto personaggio televisivo di “Mai dire Gol” che bene sa interpretare l’arroganza e l’ignoranza dei nostri tempi. Recentemente nominato dal governo “consulente speciale agli Affari Sporchi”, Pravettoni si presenta come candidato sindaco in tutte le città italiane con le sue soluzioni estreme per risolvere i problemi del momento. A fare da contrappunto, le musiche dal vivo di Ranieri Sessa

Hendel torna al suo primo amore, lo show teatrale, che lo vide debuttare ben prima di diventare un noto personaggio televisivo. Lo spettacolo, annunciato anche durante la trasmissione “Che tempo che fa” su Rai 3, arriva ad Albenga dopo alcune tappe di successo. Si presenta come un monologo che parlerà di romanticismo e di amore per i figli, essendo Hendel neo-padre, con l’incognita di quando interverrà, con il suo cinismo, Carcarlo Pravettoni a scombussolare tutto. Prevettoni, dice Hendel, “irrompe in scena e sconvolge tutti gli equilibri, usa una qualificatissima équipe di esperti: Topo Gigio, Pupo, Franco Califano, l’incredibile Hulk”. Durante lo spettacolo saranno anche rivisitate le fiabe classiche per riaggiornarle al mondo moderno. “Per esempio – dice Hendel – per un genitore di oggi, sensibile al politically correct, la favola di Biancaneve e i sette nani diventa Biancaneve e i diversamente alti”.

Domenica 29, alle 16,00, l’ultimo spettacolo rivolto in particolare ai ragazzi: “Alì Babà e i quaranta ladroni”, con il Teatrino dell’Erba Matta. Lo spettacolo narra la storia originale del povero taglialegna Alì Babà e del ricco fratello Kassim, entrambi venuti a conoscenza della formula per aprire la grotta magica ove si nasconde il tesoro del brigante Mustafà. Ma la messa in scena cerca nuove soluzioni, più adeguate all’odierna sensibilità, in cui il superamento delle prove avviene attraverso l’intelligenza, la furbizia ed un pizzico di magia.